GATTO ERGO SUM (Mursia) di Federica Sgarbi e Set

giovedì 30 dicembre 2010

CAPODANNO CON IL BRINDISI... MA SENZA I BOTTI

Forse lo sapete già, ma con i botti noi Quattrozzampe ci spaventiamo moltissimo.
Sono tanto pericolosi, dunque.
Pensate, per esempio, a tutti quei gatti e cani che sono in gattile e canile... la loro vita già non è il massimo, in più si aggiungono anche scoppi fortissimi che loro non sanno cosa siano...
E allora, che ne dite? Capodanno con il brindisi... ma senza botti?

"Capodanno, i consigli per proteggere cani e gatti

Ogni anno almeno 5 mila animali muoiono nella notte di San Silvestro per colpa dei botti


ROMA
Un decalogo e un Telefono amico dell’Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, per arginare i danni provocati agli animali dai botti nella notte di San Silvestro, un “incubo” chetorna anche quest’anno nonostante gli appelli che da anni le associazioni animaliste lanciano e nonostante le migliaia di firme raccolte in questo periodo da più parti.

«Ancora una volta - rileva l’associazione - siamo costretti ad assistere impotenti a questo vero e proprio massacro che ogni anno vede almeno 5 mila animali morire di crepacuore, e tra loro anche molti cani e gatti (oltre a volatili e piccoli animali), per i botti sparati nella notte di Capodanno».

L’Aidaa propone un decalogo per evitare forti stress a Fuffy e Fido, spesso motivo di morte per gli esemplari malati o più anziani. Ecco alcuni consigli per evitare che la notte di Capodanno gli animali domestici vivano ore di angoscia a causa dei botti di capodanno.

SUGGERIMENTI PER I PROPRIETARI DI CANI
Non mostrarsi troppo protettivi, alimenta le loro paure; tenerli in appartamento, meglio se in una stanza in penombra e lontana dai rumori; minimizzare l’impatto dei botti accendendo la musica; non tenerli legati alla catena, potrebbero strozzarsi; passeggiare con il cane saldamente al guinzaglio, facendo attenzione per i cani anziani e cardiopatici; assicurarsi per tempo che siano facilmente identificabili con microchip, tatuaggio e medaglietta; se l’animale vi sfugge di mano, cercatelo nei canili e comunicate la scomparsa presentando denuncia di smarrimento ai vigili, carabinieri o polizia, e avvisate le associazioni animaliste e i siti Internet che si occupano di cani scomparsi; non rafforzare la loro paura dei botti agitandovi.

CONSIGLI PER I PROPRIETARI DI GATTI
Non guardarli negli occhi, potrebbero diventare aggressivi; manifestare indifferenza accendendo musica o tv; non lasciarli soli in giardino e in balcone perché potrebbero farsi male, scappare o buttarsi di sotto; preparargli un rifugio alternativo già individuato magari sotto il letto; anticipare l’orario dei bisogni e nei casi più gravi chiedere al veterinario di fiducia un blando sedativo per tranquillizzarli; assicurarsi per tempo che siano identificabili per microchip o tatuaggio; se il gatto scompare cercarlo subito in zona, potrebbe essersi nascosto poco distante da casa; preparare una locandina con foto e numeri telefonici, affiggerla vicino a casa e diffonderla via internet sui siti animalisti.

Inoltre, anche quest’anno, mette a disposizione il proprio “telefono amico” (i volontari rispondono al numero 3926552051) dalle ore 16 del 31 dicembre fino alle ore 3 della notte per dare indicazioni e consigli e nella notte per dare informazioni in merito ai pronto soccorsi veterinari aperti.

Il presidente di Aidaa Lorenzo Croce auspica che le autorità pubbliche vietino e limitino l’uso dei “botti”, e lancia una petizione alla quale si può aderire collegandosi al sito www.firmiamo.it/noaibottidicapodanno. "

Da La Zampa.it 30/12

GATTO ERGO SUM CON FELIX e FIDO

la libreria Melbookstore



In attesa dell'inizio

La Presidente di Felix e Fido, Monica Callegaro, ha introdotto la presentazione e ha esposto il progetto del rifugio

Federica Sgarbi parla di Gatto ergo sum

Monica Callegaro e Barbara Bertan, Presidente e Vice presidente di Felix e Fido e alcuni appelli: la presentazione di Gatto ergo sum è stata un'occasione per evidenziare mici e cani in attesa di adozione

Graditissimi ospiti Quattrozzampe e i loro Duezzampe, sostenitori dell'iniziativa




Alla libreria Melbookstore di Padova, qualche tempo fa, è stato presentato il libro Gatto ergo sum.

Come sempre, io e Federica abbiamo voluto con noi chi lavora e s'impegna per i Quattrozzampe.

Ed eccoci, quindi, con l'Associazione Felix e Fido.

Le volontarie stanno cercando di costruire una struttura per ospitare i gatti e cani abbandonati.

Un progetto che io e Federica appoggiamo in tutto e per tutto.

Il giorno della presentazione, proprio per questo, chi ha acquistato il libro Gatto ergo sum ha potuto scegliere di devolvere una percentuale per la realizzazione del rifugio.

E non potevano mancare appelli urgenti per pelosi che cercano casa!

Abbiamo trascorso un gradevolissimo pomeriggio, assieme a tanti, tanti Quattrozzampe e Duezzampe :)


Per saperne di più sull'associazione:
http://www.felixefido.it/home/home.asp

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE

In questi giorni di Festa, molti gattili e canili sono aperti e
molti gatti e cani aspettano un'adozione.
Il mio augurio-speranza per Natale è per loro. E per voi.
BUON NATALE!

venerdì 10 dicembre 2010

10 DICEMBRE: GIORNATA DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI


10 DICEMBRE:
GIORNATA DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI.
Rispettateli oggi. Rispettateli sempre.

martedì 7 dicembre 2010

GLI ANIMALI GIOISCONO, SOFFRONO, AMANO: NON COMPRATELI PER NATALE. E NEMMENO IL RESTO DELL'ANNO.

CICCIO, gattile di Ferrara

E' solo il 7 Dicembre, ma non è mai troppo presto:
per Natale non comprate cuccioli come regalo.

Ciascuno di quei dolcissimi cuccioli che vedete nei negozi respira, prova emozioni, vive: implica, per questo, rispetto e impegno anche dopo le feste natalizie.

Non comprateli come doni e, se siete seriamente intenzionati a voler "allargare la famiglia" beh, allora c'è un grande regalo che potete fare a voi stessi e a tanti animali: ADOTTARE quelli che aspettano nei gattili e canili.
Parola di SET

Dal Corriere.it del 7 Dicembre:

"Non comprate cuccioli come regalo di Natale: «Abbandonati 4 su 10»
A dicembre si vendono 350 mila tra cani e gatti
Non si può dire che le festività umane portino letizia agli animali. Ferve l'attività nei mattatoi, e anche l'idea di un cucciolo in regalo nasconde parecchie insidie. Per dissuadere dall'acquisto nei negozi e invitando piuttosto alle adozioni presso canili e gattili, l'Aidaa (Associazione italiana a difesa di animali e ambiente) ha lanciato ieri un appello, ricordando l'enorme numero di abbandoni dei cuccioli comperati sotto Natale (150mila cani e 250mila gatti): dopo qualche mese il 40% di questi si ritrova senza un padrone. Ma sono più d'una le ragioni per cui si chiede di evitare l'acquisto negli esercizi commerciali.

ANIMALI IN VETRINA - Anzitutto, l'animale in vetrina viene di solito importato da qualche paese dell'Est. Lì si alleva spregiudicatamente e in economia, sono frequenti le consanguineità che causano tare fisiche e caratteriali. I cuccioli sono sottratti alle madri troppo presto, con serie conseguenze comportamentali. Vengono sottoposti a viaggi spaventosi; raggruppati nei camion passano una prima selezione innaturale. Molti, infatti, così muoiono. Altri, si ammalano una volta acquistati. Altri ancora sono sofferenti, manifestano disturbi psichici difficili da gestire, soprattutto per proprietari inesperti. Se il cane è di taglia piccola, una volta cresciuto finisce sul marciapiede dopo aver rovinato qualche divano. Se è grande, robusto, di temperamento, può accadere che prima di finire male combini guai peggiori.

La campagna di Corriere Animali LE ASSOCIAZIONI - Tutte le più serie associazioni animaliste, le gattare, i volontari, i responsabili di rifugi, da sempre, ripetono come un mantra quanto è davvero necessario: la sterilizzazione. Abbattere i costi degli interventi e limitare le nascite, anche nel privato. Il desiderio di maternità o paternità che tanto spesso viene attribuito al cane di casa è una proiezione tutta nostra, capace di produrre danni a catena. Nel vivere con noi, nei nostri appartamenti, non esiste più lo stato naturale, solo una sessione programmata. Il gatto, non vedrà i figli crescere e andare all'università: non gliene importa nulla. Mentre noi avremo il problema di sistemarli, senza mai poter davvero garantire per loro. Un animale è un essere vivente, non un giocattolino.

ALLEVAMENTI - Un capitolo a parte, meritano gli allevamenti. Parliamo di commercio, di notevolissimi interessi. Non esiste un limite al numero di cani e gatti che vengono «prodotti» ogni anno, e messi in commercio. Inoltre, non tutti verranno bene: c'è un inevitabile numero di esemplari meno belli, meno sani. Questo è un punto dolente. Bisogna comunque distinguere. Esistono attività ufficialmente riconosciute e regolamentate, e un vastissimo e indistinto fai-da-te. Gente che alleva e vende in casa, tenendo e sfruttando animali in condizioni inimmaginabili. Del resto, basta guardare la quantità di annunci: l'offerta è strabiliante.
Sacrosanto, dunque, non comprare cuccioli nei negozi. Ma per combattere sul serio il grave fenomeno di randagismo e degli abbandoni bisogna sterilizzare, e necessariamente puntare su una normativa che inizi a porre limiti alle nascite.

Margherita D'Amico"




venerdì 26 novembre 2010

L'OSSERVATORIO NAZIONALE ZOOMAFIA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI


E' nato da 12 anni.
Vigila sullo sfruttamento degli animali nell'ambito della criminalità.
E' l'OSSERVATORIO NAZIONALE ZOOMAFIA.
Contro la violenza e gli abusi a chi non può denunciare.
"La LAV ha istituito nel 1998 l'Osservatorio Nazionale Zoomafia, organismo finalizzato all'analisi criminologica dello sfruttamento degli animali da parte delle organizzazioni criminali. La struttura rientra a pieno titolo fra i sistemi di controllo informale della criminalità ed è nata dall'esigenza sempre più crescente di esaminare e studiare in modo sistematico tale fenomeno e individuarne i possibili sviluppi.

L'Osservatorio, diretto dal dott. Ciro Troiano, collabora con tutti gli organi di polizia giudiziaria, con la magistratura, con vari osservatori sulla criminalità e le mafie. Pubblica annualmente il "Rapporto Zoomafia".

Lo sfruttamento criminale degli animali ha raggiunto negli ultimi anni livelli molto preoccupanti. Alcuni business, come quelli legati ai combattimenti tra animali e alle corse clandestine di cavalli, hanno suscitato l'interesse dei sodalizi criminali, tanto da far nascere il termine "zoomafia". La parola fa ormai da anni parte del lessico animalista e, in parte, giuridico. La sua diffusione è sempre più ampia e spazia negli ambiti più disparati: dalla filosofia del diritto alla politica, dal giornalismo alla psicologia alla criminologia.

L’edizione del 2008 del vocabolario italiano Zanichelli, lo Zingarelli, ha inserito zoomafiatra i neologismi, spiegando che è un “settore della mafia che gestisce attività illegali legate al traffico o allo sfruttamento degli animali".

Un altro vocabolario, “Il Grande Italiano” di Aldo Gabrielli, definisce la zoomafia come: “organizzazione criminale che trae profitto dal controllo di attività illegali che hanno al centro gli animali, quali corse clandestine, traffico di specie esotiche e sim.”

Il nuovo vocabolo, coniato dalla LAV circa 13 anni fa, indica più precisamente:
lo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole o associate o appartenenti a cosche mafiose o a clan camorristici.

E si riferisce anche alla nascita e allo sviluppo di un mondo delinquenziale diverso, ma parallelo e contiguo a quello mafioso, di una nuova forma di criminalità, che pur gravitando nell'universo mafioso e sviluppandosi dallo stesso humus socio-culturale, trova come motivo di nascita, aggregazione e crescita, l'uso di animali per attività economico-criminali. "

Per maggiori informazioni, potete consultare la pagina facebook:
http://www.facebook.com/pages/OSSERVATORIO-NAZIONALE-ZOOMAFIA/115354891818627?ref=sgm

mercoledì 24 novembre 2010

UN SUMMIT PER SALVARE LE TIGRI


Sono le nostre cugine più vicine.
E sono a rischio di estinzione per colpa dell'uomo.
Finalmente un summit per tentare di salvarle.
Speriamo ci riesca...


"A San Pietroburgo un summit internazionale contro l'estinzione
MARIO TOZZI

Prima che gli uomini si trasformassero in super-predatori, prima che l’accumulo si trasformasse nell’unica legge, prima ancora che le città stuprassero le foreste c’era solo una regina della giungla asiatica. Era la maestosa tigre, superbo retaggio di un mondo primordiale forse più duro, ma senz’altro più armonico. Di decine di migliaia di tigri ne restano poco più di tremila al mondo, per salvare le quali stavolta non basteranno più le parole o gli impegni generici. Se non vogliamo che il prossimo anno della tigre, nel 2022, venga celebrato senza le protagoniste.

Forse credevamo che le tigri fossero protette, invece Thailandia, Myanmar e Cina costituiscono ancora oggi una trappola per gli scopi meno giustificabili e violenti. Pelli, ossa, denti, zampe e interi animali rarissimi vivi (come il leone asiatico) vengono illegalmente, ma proficuamente, commerciati, approfittando della lontananza dal governo e incentivati dai margini di profitto elevatissimi.

A San Pietroburgo, Cina e Thailandia (che importano) sono chiamati a rispondere di questi traffici al pari degli altri Paesi asiatici esportatori, per un totale di centinaia di individui uccisi ogni anno. Tutto il resto del mondo li guarda, anche se non può fare a meno di ripensare sulle strategie che hanno contribuito a distruggere gli habitat di quei felini, fondamentali, se non si vuole che le tigri divengano poco più che morti viventi. Il modello di sviluppo occidentale, insieme con l’assalto alle risorse naturali, è letale almeno quanto il bracconaggio.

Ma gli europei non hanno la coscienza a posto. Cosa direste se vedeste qualcuno far correre un cane fino a che non sanguini dalle zampe e muoia sfinito? O qualcun altro usare centinaia di migliaia di uccelli vivi, meglio se accecati, per massacrarne altri? Eppure è ciò che succede quotidianamente. Il Parlamento europeo approva una normativa che peggiora (almeno nel nostro Paese) la sperimentazione animale, prevedendo la vivisezione per le grandi scimmie selvatiche, che ci assomigliano al 98% del Dna, e sugli animali randagi di cui non sia possibile dimostrare l’appartenenza. Si potrà sperimentare su specie in via di estinzione e sfiancare gatti e cani, per esempio facendoli nuotare fino alla morte, per vedere dove arriva la nostra soglia di resistenza o di dolore. L’uomo è la sola specie animale che riduce in schiavitù e tortura altre specie, anche al di là della propria stretta sopravvivenza. Di più, è l’unica che lo fa anche per esigenze voluttuarie come la cosmesi o la pulizia personale.

Senza sperimentazione animale le malattie mieterebbero più vittime fra gli umani? Due fatti ci impediscono di prendere scientificamente sul serio questa affermazione. Per primo, ciò che è sperimentato sugli animali non sempre funziona sull’uomo, come dimostrò la talidomide nella Germania degli Anni 70. Ed è noto che alcune sostanze tossiche per l’uomo non lo sono per gli animali (stricnina). Alla fine sarà sempre e solo la sperimentazione umana a decidere sulla terapia da utilizzare. Alcune ricerche dimostrano che la correlazione fra studi pre-clinici e benefici terapeutici è debolissima, tanto che spesso la ricerca in vivo può essere considerata irrilevante. Il secondo è che oggi la scienza e la tecnologia consentono ciò che anni fa era impensabile, come la sperimentazione su tessuti o cellule in vitro, lasciando in pace l’individuo. E non possiamo considerare gli animali come modelli causali analogici di cartesiana memoria, anche perché non tutti saranno senzienti, ma tutti certamente soffrono e almeno si potrebbero risparmiare loro quei dolori.

Che non vengono risparmiati nemmeno ai 250 mila uccelli attualmente detenuti (nella sola Toscana), in condizioni di atroci sofferenze, per funzionare da richiami vivi allo scopo di uccidere altra selvaggina. Non è solo questione di animalismo, ma di ripristino della legalità, visto che la Corte costituzionale aveva già bocciato un’analoga legge regionale e che si preparano le sanzioni da parte della Ue. In quanto a diritti degli animali non umani, il nostro Paese è quasi l’ultimo in Europa, grazie a una lobby profondamente minoritaria, ma estremamente aggressiva in Parlamento. Negli ecosistemi malati la caccia fa danni almeno quanti il bracconaggio reca alla tigre."

Da La Zampa 22/11


domenica 21 novembre 2010

PRESENTAZIONE DI "GATTO ERGO SUM" CON ENPA CENTO

Da tanto tempo, con costanza e devozione, i volontari di ENPA sezione Cento lottano contro l'abbandono e il maltrattamento degli animali. Petizioni, banchetti, ma anche interventi diretti sul territorio per aiutare gatti, cani e non solo.

ENPA sezione Cento ha voluto me, il gatto Set, e il mio libro per una presentazione ufficiale volta anche a sensibilizzare in favore dei Quattrozzampe.

Ecco qualche scatto dell'evento...





Eccomi qui...



Qui, Federica accanto alla Presidente di Enpa Cento, Barbara Vignoli e alcuni gattofili appassionati


Federica Sgarbi e una gattofila lettrice

martedì 16 novembre 2010

UN'OASI PER I SOPRAVVISSUTI DELLA VIVISEZIONE: ADOTTIAMO!!!


Si chiama CENTRO DI RECUPERO PER GLI ANIMALI DA LABORATORIO.
Si trova nel cuore del Parco di Monza.
Si tratta di un luogo meraviglioso per l'accoglienza, la cura e la riabilitazione di piccoli animali da laboratorio e piccoli animali selvatici.
Un luogo in cui si riporta alla vita animali costretti a torture e gabbie così piccole che li hanno deformati, nel corpo, nella postura, nella mente.
Un luogo in cui si può adottare.
Per conoscere gli ospiti, potete cliccare qui: http://www.lacollinadeiconigli.net/adozioni/

mercoledì 10 novembre 2010

GRATIS...




Oggi è uscito questo interessante articolo su noi Quattrozzampe.

Ve lo riporto.

Ah... il corsivo è mio !!!

"Gli animali soffrono "gratis"

CESARE PIERBATTISTI

Il cagnolino della signora sgambetta sul tavolo in attesa di essere vaccinato con il classico atteggiamento di timore che caratterizza anche noi quando siamo dal medico. «Ha undici anni, dottore, quanti sarebbero? ». Il veterinario ha capito cosa intende dire la signora ma fa il furbetto e chiede «In che senso?», « Beh, se fosse un uomo ».

A questo punto ci sono due strade: o il dottore, arrampicandosi sui vetri come una raganella, spara una cifra, sulla base di tabelle ideate da qualche mente perversa, oppure cerca di spiegare, spesso inutilmente, alla proprietaria del cagnolino che la domanda è priva di logica, sarebbe come chiedersi quante biciclette fanno un’automobile.
Purtroppo è ancora fortemente radicata in noi la cultura antropocentrica: l’uomo come unità di misura di tutte le cose.

«Ma chi è più intelligente: il cane, il gatto o il cavallo?». Anche questa è una domanda stuzzicante, poiché dovremmo prima decidere cosa vogliamo intendere con il termine intelligenza, altrimenti è un po’ come chiedersi se era più intelligente Leonardo da Vinci o Albert Einstein. Ma la domanda terribile che però si sente sempre meno è:


«Soffrono come noi?»


La madre di tutti i quesiti e ci riporta tristemente a teorie filosofiche cartesiane che offendono la più elementare sensibilità.

Certo che gli animali soffrono! Come gli esseri umani, anzi a chi ritiene che solo l’uomo abbia avuto in dote un’anima e possa aspirare alla vita eterna, dovremmo dire che la situazione degli animali è decisamente più tragica in quanto il loro dolore non ha non ha giustificazione alcuna e, praticamente, soffrono «a gratis». "

domenica 7 novembre 2010

DALLA MENSA ALLA CIOTOLA


Bastava, davvero, poco...
Si sa: nei gattili, canili e rifugi in genere, c'è sempre bisogno di cibo. Sempre.
E, con altrettanta frequenza, nelle mense, si buttano chili di cibo.
Ecco una soluzione utile, ecologica e, assolutamente, gratuita che risolve entrambi questi problemi.
Un buon esempio da cui prendere spunto...


"PISA
Buone notizie per cani e gatti pisani. Gli avanzi della mensa della Scuola Superiore Sant’Anna andranno a nutrire, d’ora in poi, i cani e i gatti dell’associazione animalista Gatti mammoni di Pisa. In base a un preciso accordo sottoscritto tra i dirigenti dei due soggetti, gli avanzi della mensa non vengono più gettati per intero, ma sono destinati ai cani e ai gatti ospitati nelle strutture dell’associazione.

L’accordo prevede che gli addetti alla mensa, tutti i giorni, mettano da parte gli avanzi della giornata e che entro le 22 del giorno stesso questi siano ritirati da uno dei volontari incaricati dall’associazione. È un modo, spiega una nota, per dimostrare la vicinanza della Scuola a realtà sensibili e radicate sul territorio e soprattutto per dare continuità all’impegno della Scuola per un utilizzo più parsimonioso e intelligente delle risorse energetiche"
Da La Zampa 4/11

L'88% DEGLI ITALIANI CI VUOLE TUTELATI!


Ecco qui: nero su bianco: l'88% di italiani ci vuole tutelare.
Speriamo che queste voci vengano ascoltate...

"ROMA
Secondo il sondaggio Ipsos, intitolato “Gli italiani, il turismo, gli animali e la caccia”, una maggiore attenzione e tutela nei confronti degli animali migliorerebbe la nostra immagine all’estero. L’88 % degli italiani ritiene importante che la politica intervenga a tutela degli animali, domestici o selvatici, e il 77 % crede inoltre che il nostro Paese debba adeguarsi a un più evoluto contesto europeo di tutela e rispetto nei loro confronti.
Su un campione rappresentativo di mille interviste per conto del ministero del Turismo, solo il 9% degli intervistati non ritiene importante che le Istituzioni si occupino di animali, mentre il 2% risponde “non so”. "

da La Zampa 4/11

venerdì 29 ottobre 2010

mmhhh...


mmhhh... che volete: lo stress mi logora, ma, qui, qualcuno deve pur lavorare!
Questa è la mia nuova vita post-gattile :)

giovedì 28 ottobre 2010

CHI CI UCCIDE, VA IN PRIGIONE


E' ufficiale: chi ci uccide, va in prigione.

"La Camera approva la ratifica della convenzione Ue. Stop al traffico illecito


Chi uccide un animale va in carcere da quattro mesi a due anni (in luogo della reclusione da tre a diciotto mesi). Chi li maltratta rischia la reclusione va da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro: è quanto prevede la ratifica della convenzione Ue per la protezione degli animali da compagnia definitivamente approvata oggi dall’Aula della Camera. Il testo introduce anche la fattispecie penale del traffico illecito di animali da compagnia. La disposizione sanziona con la reclusione da 3 mesi a un anno, e con la multa da 3.000 a 15.000 euro chiunque, al fine di procurare a sè o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce in Italia animali da compagnia privi di certificazioni sanitarie e di sistemi di identificazione individuale (passaporto individuale, ove richiesto) ovvero, una volta introdotti nel territorio nazionale, li trasporta, cede o riceve.

La pena è aumentata se gli animali hanno un’età inferiore a 8 settimane o provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria. In caso di condanna viene prevista la confisca dell’animale, che sarà affidato alle associazioni di protezione, e la sospensione da tre mesi a tre anni dell’attività di trasporto, di commercio o di allevamento degli animali di chi ha cooperato al maltrattamento con, in caso di recidiva, l’interdizione dall’esercizio delle attività medesime. Questa previsione è riferita in particolare a chi importa dall’estero animali da combattimento.

Se il traffico illecito di animali da compagnia non integra gli estremi della fattispecie penale (ad esempio perchè la condotta non è reiterata nè svolta con attività organizzate), l’autore della condotta è soggetto alle seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: - da 100 a 1.000 euro per ogni animale introdotto privo di sistemi di identificazione individuale; - da 500 a 1.000 euro per ogni animale introdotto in violazione della legge, salva la possibile regolarizzazione ovvero per chiunque trasporti, ceda o riceva animali introdotti illegalmente; - da 1.000 a 2.000 euro per ogni animale introdotto o trasportato di età inferiore a 8 settimane o proveniente da zone sottoposte a misure restrittive.


da Zampa.it 27/10/10

lunedì 25 ottobre 2010

ADESSO, QUANDO NASCIAMO, SIAMO "LEGALI"... ECCO L'ANAGRAFE FELINA


Da tempo, esisteva l'anagrafe canina.
Si era fatto qualche tentativo anche per noi.
Ora è ufficiale: nasce l'anagrafe felina.
Ma non è obbligatoria...

"Serve a identificare e rintracciare il micio. Ma non è obbligatorio come per i cani
Nasce l'anagrafe dei gatti: con il microchip
Il sensore elettronico può essere applicato senza anestesia. Una banca dati registrerà i codici
Serve a identificare e rintracciare il micio. Ma non è obbligatorio come per i cani

Nasce l'anagrafe dei gatti: con il microchip

Il sensore elettronico può essere applicato senza anestesia. Una banca dati registrerà i codici

ROMA - Pari opportunità anche nel mondo animale. Sul modello di quella canina, nasce l'anagrafe felina, banca dati informatizzata che registra i codici per l'identificazione dei gatti dotati di microchip. Da ora in poi chi ha iscritto il proprio micio nel listone elettronico potrà sperare di ritrovarlo attraverso il piccolo sensore elettronico sottopelo. Bastano pochi minuti per rendere rintracciabile il gatto: non c'è bisogno di anestesia per inserirlo all'altezza del collo con una siringa.
I proprietari potranno rivolgersi a un veterinario che aderisce all'anagrafe e accederanno alla registrazione online. È chiaro che chi ha già provveduto non deve ripetere l'operazione.
Il servizio è stato realizzato dall'associazione nazionale medici veterinari (Amvi) col supporto tecnico di Frontline Combo. Rispetto a quella canina, l'anagrafe ha due differenze. Primo, si tratta di un registro nazionale, dove confluiranno automaticamente tutti i dati riversati dagli ambulatori o dai responsabili delle colonie feline. Secondo, è un servizio su base volontaria, dunque non c'è, come nel caso dei cani, nessun obbligo di renderli rintracciabili."

Da Corriere.it 25/10/10

mercoledì 20 ottobre 2010

Multata la donna che gettò il gatto nel bidone della spazzatura

Come promesso, ecco le mie segnalazioni circa notizie e fatti di cronaca che riguardano noi pelosi.

Oggi parliamo di cosa succede in Inghilterra se ci buttate nella spazzatura...

19/10/2010 - IL CASO

Londra, multata la donna che gettò il gatto nel bidone della spazzatura
La 45enne dovrà pagare una multa di 250 sterline


LONDRA
Multata per aver gettato il gatto nel bidone della spazzatura. È successo in Gran Bretagna, protagonista Maria Bale, 45 anni, di Coventry, ripresa in video mentre accarezza il suo gatto di 4 anni, per poi afferrarlo improvvisamente e scagliarlo nel bidone della spazzatura.

Il gatto di nome Lola, rimasto illeso, è stato intrappolato per circa 15 ore durante la notte del 21 agosto. L’avvocato della donna ha spiegato che probabilmente la causa che ha spinto la donna a compiere il gesto è stata la depressione del padre. Il video, poi finito su Youtube, ha suscitato le reazioni degli internauti e degli animalisti, che hanno criticato il gesto della donna. Il giudice distrettuale, Caroline Goulborn, ha condannato Bale per maltrattamento di animali al pagamento di una multa di 250 sterline (357 euro). L’imputata, inoltre, non potrà possedere animali domestici per 5 anni.

«Capisco che si trovava in una situazione stressante, al momento, ma non ci sono scuse per quello che ha fatto», ha affermato il giudice Goulborn. Bale, il cui padre è morto giovedi scorso, ha lasciato il tribunale senza commenti ed è entrata in un taxi, circondata da fotografi.
Da Zampa.it

lunedì 18 ottobre 2010

GREYSTOKE: LA LEGGENDA DELL'AMORE

Prima di riportare notizie di attualità che riguardano il rapporto Quattrozzampe-Duezzampe, vorrei dare rilievo ad un evento di qualche tempo fa.

Lo scorso 25 Settembre, infatti, c'è stata una grande manifestazione a Roma.
Una manifestazione contro la vivisezione.


Una manifestazione che aveva lo scopo di denunciare, evidenziare e sensibilizzare rispetto a questa pratica.

Credo sia degna di nota la presenza di circa 10.000 Duezzampe che, così, hanno dato un segno tangibile del loro sostegno a noi Quattrozzampe.

Difficile rendere l'idea della violenza inaudita che questa pratica perpetra ai danni degli animali.

Anni fa, uscì un film che - raro a trovarsi per l'epoca - evidenziava un punto di vista più vicino a quello di noi quattrozzampe e capace di trasmettere, a mio avviso, un'intensità emotiva rispetto al fenomeno della vivisezione (che purtroppo ha radici molto antiche) degne di nota.


Ecco una sequenza tratta dal film Grystoke - La leggenda di Tarzan.
Come vedrete, non viene pronunciata alcuna parola "umana".
E, infatti, qui non servono.
http://www.youtube.com/watch?v=U_Li5QEhKKI


E sotto un'importante iniziative di Vitadacane per le "bambine"
http://www.oipaitalia.com/zoo/notizie/lebambine.html


sabato 16 ottobre 2010

UN BUON "NON" COMPLEANNO


Gentilissimi A-mici, quattrozzampe o duezzampe che siate.
Ritorno - dopo la nascita di una "sorellina" a duezzampe - in occasione di un evento importante: il mio compleanno.
Non nel senso anagrafico, però…

E’, infatti, trascorso un anno dalla magica trasformazione.
E’ un anno che ho lasciato il gattile.
E’ un anno che abito in una nuova fantastica casa, molto gattosa in cui abitano anche Zorba e Oro.

E’ un anno che Mamma e Papà mi hanno cambiato la vita.
E’ un anno che ho cambiato la vita a loro.

Nella foto, mi vedete nel mio nuovo set… passatemi il gioco di parole.

In occasione di questa data, ho deciso di dare una piccola svolta al mio blog: inserirò notizie che riguardano il vostro modo di vivere con noi.

Durante questa lunga estate, infatti, molti eventi, notizie e fatti ci hanno riguardati e toccati: dal povero toro che, per la paura di morire, ha saltato la staccionata della plaza de toro per fuggire in mezzo al pubblico alla notizia del cagnolino sopravvissuto miracolosamente, all’abolizione della corrida dal 2011.

Un “percorso” di notizie che – spero e mi auguro - nel prossimo anno segnaleranno un miglioramento del rapporto Quattrozzampe-Duezzampe.
Un cambiamento positivo e determinante come ha subito anche la mia vita.
Firmato Set

giovedì 24 giugno 2010

PREMIO MARGHERITA D'ARGENTO A FEDERICA SGARBI

Per ingrandire, cliccare sull'immagine

Ogni anno viene conferito un riconoscimento particolare...
la Margherita d'Argento.
Un riconoscimento volto a premiare una donna distintasi per l'Amore e l'impegno verso i gatti.
La Margherita d'Argento viene assegnato in onore della nota scienziata Margherita Hack, illustre fondatrice dell'Associazione Onlus "Il Gattile" di Trieste.

Quest'anno la vincitrice del Premio è Federica Sgarbi, volontaria del Gattile di Ferrara e autrice dei libri "Della filosofia e dei gatti" e di "Gatto ergo sum" (Mursia).

Il conferimento avverrà il 26 Giugno prossimo, alle ore 18.00, presso l'Oasi Felina "Miranda Rotteri" di Trieste e il Premio verrà consegnato direttamente dalla Professoressa Hack a Federica Sgarbi.

La Margherita d'Argento consiste in una targa ricordo e in un'opera grafica - una puntasecca - creata, appositamente, dall'artista Aldo Usberghi che, per l'evento, allestirà, presso l'Oasi, una mostra delle sue opere dedicate ai gatti.

L'anno scorso la vincitrice era stata Licia Colò.


Per informazioni: Il Gattile 040 364016
http://www.ilgattile.it/


Federica ha invitato, per l'occasione, due persone speciali: Virginie e Carlo, cioè la mia mamma e il mio papà, coloro i quali mi hanno adottato dal gattile di Ferrara!
Federica, infatti, dice che sono e siamo un esempio meraviglioso di adozione di micio "fiv" capace di dimostrare come molti pregiudizi su questa malattia siano inutilmente allarmanti.

martedì 22 giugno 2010

GATTO ERGO SUM - RECENSIONE DELLA LAV

Per visualizzare l'articolo, cliccare sull'immagine.


Sulla rivista Impronte della LAV - Lega Anti Vivisezione - noto e importante ente a livello nazionale per la difesa dei diritti degli animali, è uscita, questo mese, una recensione del libro Gatto ergo sum - Gatto quindi sono.
E' ad opera di Ciro Troiano, già responsabile nazionale delle Guardie Zoofile della LAV.
Ecco cos'ha scritto di me - il micio Set - e del mio libro:

Come sempre Federica Sgarbi ci dona pagine di saggezza felina e filosofia pelosa, così come nel suo precedente lavoro “Della filosofia e dei gatti”.
A farci da guida in questa gattografia, è Set, “nato a Ferrara, specializzatosi, presso il Gattile Casa Stella, in Etica comparata e Studio del comportamento umano, è ora titolare di cattedra presso un’importante università romana”.
Set, da vero maestro zen, ci accompagna lungo il percorso della sua vita, tra “Duezzampe” buoni e gentili e quelli che è meglio evitare, alla ricerca dell’essenza di ciò che è vivo: “Ciò che è vivo – Quattrozzampe o Duezzampe che sia – si distingue, talvolta, da ciò che è semplicemente vivente, perché non solo respira, ma freme… per la felicità, la soddisfazione, l’empatia, il dispiacere”, attributi che estendono, al di là dei ristretti confini dell’antropocentrismo, uno stato importante quale quello dell’essere non solo all’uomo, ma a tutti gli esseri che partecipano a “ciò che è vivo”.

“Nessuno addomestica nessuno se, da una delle due parti, non c’è l’intenzione di interagire”, ci ricorda Set, il gatto filosofo, che sembra proprio rispondere alla domanda del Piccolo principe di Saint-Exuperyana memoria: “Che cosa vuol dire addomesticare? Vuol dire creare dei legami…”.
I legami non son quelli che si creano con lacci e cappi, come avviene negli zoo o circhi, ma quelli più forti di qualsiasi catena, che nascono dal riconoscersi, dal donarsi reciprocamente: “L’addomesticamento non è un’arte umana, bensì, una forma d’interazione accettata e, soprattutto, voluta”.
“… I Duezzampe, spesso, non sanno quanto stiamo male noi animali in situazioni simili… quello che avviene in luoghi come i circhi, a suon di fruste o altro, non è addomesticare. E’ terrorizzare. Avvilire. Svuotare. Cosa ben diversa”.

Se vi piace leggere cose belle e intelligenti, non potete farvi sfuggire questo libro e perdere la conoscenza di Set che “in qualità di filosofo, non attacca, ma se viene attaccato non subisce”.



domenica 13 giugno 2010

LA MIA A-MICIA FIORE


Miao a tutti.
Questa è una mia a-micia.
Aspetta al gattile di Ferrara.
Ecco l'articolo di Federica per lei: che dite, funzionerà?

UN FIORE DA ACCAREZZARE
Dolce, delicata ed affettuosa.
Ecco come posso descrivervi FIORE.

Purtroppo, le sue zampine posteriori non camminano più.
Perchè?

Per salvare i propri cuccioli: Fiore, infatti, li stava trasportando, forse per metterli in un luogo più sicuro, ed ecco che un'auto l'ha investita.

Ma si sposta con le zampine anteriori!
Inoltre, Fiore non necessità più dello svuotamento vescicale.
Vi lancio allora questo appello, nella speranza che qualcuno voglia adottarla, regalandole l'amore che lei stessa sa donare.

E' un vero FIORE pronto a sbocciare, ma qui in gattile non so se riuscirà...
Vi aspettiamo e vi aspetta, almeno, per una CAREZZA!
E' giovane e sarà, presto, sterilizzata.
Per info Gattile Ferrara - Via Gramicia, 118. Tel 0532-753462

domenica 23 maggio 2010

PER PUGA

"Finché riusciremo ad amarci a vicenda e a ricordarci il sentimento d'amore che abbiamo provato, potremo morire senza uscire realmente dal mondo.
L'amore che si è creato resta qui.
I ricordi sono ancora qui.
E tu continui a vivere - nei cuori di chi hai nutrito, educato o commosso su questo pianeta...
Con la morte finisce la vita, non il rapporto. "

I miei martedì col professore (Mitch Albom)

venerdì 7 maggio 2010

OCCHI DI MICI DI GATTILE


Dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima.

Anima che abbiamo anche noi Quattrozzampe,
indipendentemente da chi afferma il contrario.

Anima che soffre e gioisce.

Guardate quelli nella foto.

I primi, dall'alto, che brillano, sono di Oro: ha lasciato il gattile da poco.

Gli occhioni intensi che riempiono il muso bianco e tigrato sono di Zorba:
da anni, non vive più al rifugio di Torre Argentina.

Gli occhiucci dolci e verdi che vedete in basso sono di Pugaciov,
che lasciò il gattile assieme a Zorba.

Sono tutti occhi felici: occhi di mici adottati.

Di mici che hanno trovato serenità grazie a persone che non li hanno pensati come oggetti o beni di consumo,
bensì come esseri viventi con i quali condividere la propria vita.

Sono occhi di gatti ex-gatti di gattile.

Riconoscete gli occhi blu che scrutano verso di voi?

Sono i miei.

Non erano felici all'epoca, perchè, all'epoca, ancora aspettavo la mia occasione.

Ora l'ho trovata.

E, con Oro, Zorba e Pugaciov, ospito chi ha saputo capire.

Firmato il micio Set

UN SOSTEGNO AI GARANTI DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI


UNA, e dico una, notizia positiva per noi mici.
E' stata, infatti, avanzata una proposta che "ufficializza" il ruolo di chi difende i nostri diritti.
Sì, insomma, i diritti di noi animali.
Se vi va, leggete e sostenete !

"Il 16 marzo 2010 è stato presentato al Senato della Repubblica dal Sen. Giancarlo Serafini il Disegno di Legge n. 2073 che prevede l'istituzione di un Ufficio Garante Diritti Animali. In breve, ecco i punti salienti del DdL:
1) La figura che si intende istituire non sarà un semplice referente per le segnalazioni, limitandosi a fare da tramite tra cittadino ed istituzioni, ma sarà un pubblico ufficiale a tutti gli effetti con i poteri di intervento immediato che competono al ruolo;
2) I Garanti copriranno in modo capillare tutto il territorio a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale, a differenza di quanto succede attualmente, affidando alle singole Amministrazioni la discrezione di istituire o meno un ufficio di tutela animali. Per la selezione del personale si procederà con regolare bando di concorso a cui seguirà un corso di formazione specifico, mirato alla conoscenza di tutte le leggi e le modalità operative, necessario in quanto il Garante avrà a che fare con il privato cittadino colpevole di maltrattamenti e con le Istituzioni;
3) I Garanti opereranno esclusivamente a TITOLO VOLONTARIO, non sarà riconosciuta loro alcuna indennità;
4) La copertura finanziaria sarà garantita da una percentuale derivante dalle vincinte non riscosse di lotterie nazionali e giochi a pronostico;
5) I Garanti potranno costituirsi parte civile nei processi e - di conseguenza - esisterà una sorta di "avvocato degli animali" che assicurerà il patrocinio legale dei Garanti.
Altre informazioni relative al ns progetto:
1) su Facebook è stato aperto un gruppo che in circa 15 gg ha raggiunto i 7000 iscritti
2) E' stato aperto un sito internet ( http://comitatougda.altervista.org) ed un forum di discussione ( http://forumugda.altervista.org)
3) E' attiva una petizione online all'indirizzo http://firmiamo.it/istituzione-ufficio-garante-diritti-animali4) Il DDL è stato pubblicato su Forum Bau-Miao, il portale dedicato al mondo animale del sito della trasmissione Forum condotta da Rita dalla Chiesa;
5) La pubblicazione del progetto è visibile anche su CGTV - Cani e Gatti TV Channel, dove siamo anche tra i siti "amici" ( http://www.caniegattitvchannel.tv/?p=109)
6) Il Comitato UGDA non ha colore politico, siamo sostenuti trasversalmente da rappresentanti di ogni corrente; tra i sostenitori, il Partito Animalista Europeo, anch'esso senza colore politico. Crediamo fermamente che gli ideali politici debbano assolutamente restare fuori dalla tutela animali, in quanto il rispetto per gli animali dovrebbe essere un'implicita e ferrea regola dettata da civiltà e morale e non dall'adesione ad un ideale politico! Oltre ad esponenti politici, abbiamo il sostegno di molte associazioni animaliste su tutto il territorio nazionale.
Per ogni informazione, per richiedere i moduli di adesione (gratuita!) e quelli della petizione a sostegno del DdL, mandare un'e-mail all'indirizzo
ufficio.garante@gmail.com


Grazie a nome di tutti noi per il supporto che vorrete dare a questa inziativa, i nostri Amici pelosi non hanno alcuna voce senza il Vostro aiuto!!!!!!


Comitato UGDAPaola Suà - Pres. Comitato UGDA
Giorgia Gai - Vice Pres. Comitato UGDA
Annalisa De Luca Cardillo, Mario Martire, Francesca Orlando - Consiglio Direttivo Comitato UGDA "

lunedì 19 aprile 2010

LA STORIA DI ORSO, LA STORIA DI UN AMICO.


Oggi voglio ricordare un mio amico.

Certo, non l'ho conosciuto direttamente.

Ma ho saputo di lui lo scorso autunno, quando si è parlato della sua esasperazione.

Esasperazione in un circo.

Ora Orso (non so quale fosse il suo nome: io ho deciso di chiamarlo così) non c'è più: ha pagato quella esasperazione.

Ma io voglio ricordarlo come simbolo di una situazione che, spero, non si riproponga più.

Se avete voglia, leggete. E, se avete voglia, mandate una email per sostenere le proposte di legge che, in Italia, vogliono sottrarre gli animali alla dolorosa, umiliante vita dei circhi.

Firmato il micio Set



"Ha trovato il coraggio di ribellarsi e per questo è stato fucilato sul posto, come uno schiavo, come un prigioniero che, raggiunto il limite massimo dell’esasperazione, si lancia tra le braccia della morte certa, trascinando con sè il suo carceriere.

E' successo l’altro ieri a Bisheck, capitale dello stato del Kirghizistan, nell’Asia Centrale, dove il circo russo «Orsi sul ghiaccio» stava provando, per l’ennesima volta, uno dei numeri cui questi plantigradi devono sottomettersi per strappare un sorriso al pubblico che ignora a quali torture e vessazioni siano sottoposti per raggiungere tali performance.

L’orso, da cinque anni schiavizzato dai circensi, indossava i pattini, mediante i quali, era tenuto a volteggiare sulla pista di ghiaccio assieme ai suoi sfortunati fratelli.

Neanche fosse un artista di «Holiday on ice», il più prestigioso circo sul ghiaccio del mondo, neanche fosse una ballerina ai campionati del mondo di pattinaggio artistico.

Vi immaginate quale piacere deve provare un orso che pesa diverse tonnellate a volteggiare con i pattini su una pista di ghiaccio? Non per niente orsi e ippopotami sono spesso offerti al pubblico dei bambini in queste ridicole posizioni: solo che si tratta di Fantasia o di uno dei mille cartoon dove animali goffi e impacciati sono trasformati in ballerini che piroettano nella pellicola strappando risate senza fine a bimbi e nonni.

In Russia invece, così come in molte altre parti del mondo, non si tratta di finzione, niente cartoon, niente fumetti. La tradizione consolidata vuole che gli orsi, ben istruiti fin da cuccioli, facciano le loro evoluzioni sul ghiaccio muniti di pattini e giochino partite di hockey dotati di elmetto, tuta e bastoni. Solo pochissimi giorni fa è arrivato, a Milano, Toni Rider, che ha lavorato in decine di circhi nel mondo, e, dopo essersi pentito di quanto ha fatto e visto, ha reso finalmente noto, da addetto ai lavori, cosa in realtà avviene lontano dalle luci della ribalta.

Catene, bastoni, pugni, calci, frustate.

Questi sono gli attrezzi con i quali far ballare gli orsi, mettere in riga le tigri e costringere gli elefanti ad alzare i poderosi corpi uno sulla schiena dell’altro. Nell’intervista che ci ha concesso, Rider ha affermato di avere visto un elefantino di pochi mesi ucciso a bastonate, perchè opponeva resistenza.

Dove? In quale circo? Ma proprio in quello che stasera finalmente smonta il tendone a Milano e se ne andrà in altri Paesi a mostrare spettacoli vergognosi quanto diseducativi, con il beneplacito di governi (di destra, centro e sinistra) senza palle per fermarli.

Non sappiamo il nome dell’ orso ribelle di Mosca.

Ci hanno fatto sapere soltanto che, durante una prova coi pattini, ha gettato sul ghiaccio tal Mr Potapov, direttore del circo e un suo collaboratore che lo voleva soccorrere.

Il primo è morto, l’altro è in fin di vita. A tragedia avvenuta è arrivata solerte la polizia che ha fucilato l’orso sulla pista.

I suoi pattini si sono staccati e giacciono ancora là sul ghiaccio, mentre, ci fa sapere un’agenzia di stampa sovietica: «gli esperti stanno studiando cosa abbia mosso l’orso a un gesto così estremo».

Già nel 2002, nel piccolo zoo di Bisheck, un orso aveva attaccato e ucciso un bambino che lo voleva accarezzare. Il gruppo di esperti chiamato a indagare trovò la soluzione all’arcano: l’orso mangiava poco o niente. E allora, ve lo dico io, senza bisogno di gruppi di esperti, cosa è scattato nell’orso coi pattini: la vendetta per anni di soprusi, di vessazioni, di torture, di umiliazioni. Ha preferito crollare sul ghiaccio, suo ancestrale amico, ma senza quei ridicoli pattini d’acciaio che ha lanciato ai bordi della pista prima che il cuore si fermasse."

Da Il Giornale 31 ottobre 2009

PER SOSTENERE LE PROPOSTE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEL CIRCO POTETE SCRIVERE A:

aprea_v@camera.it, frassinetti_p@camera.it, nicolais@camera.it,
detorre_l@camera.it, goisis_p@camera.it, carlucci_g@camera.it

oppure, col ";" come separatore:

aprea_v@camera.it; frassinetti_p@camera.it; nicolais@camera.it;
detorre_l@camera.it; goisis_p@camera.it; carlucci_g@camera.it

inviando il testo sottostante in forma di petizione, ricordando di
mettere in fondo il vostro nome e cognome.
Vi preghiamo di NON inviare tutto il presente messaggio agli indirizzi
indicati, ma solo il testo che trovate qui sotto, grazie. Ricordate
anche di mettere un oggetto al vostro messaggio, non lasciatelo vuoto.

Petizione da inviare:

--------------------------------

Alla Presidente
ai vicepresidenti
ai segretari
della Commissione Cultura
e alla relatrice del testo unificato dei progetti di legge nn.
136-459-769-1018-1156-1183-1480-1564-1610-1849-1935-2280

Gentili deputati,

in merito al problema dello sfruttamento degli animali nei circhi,

DATO CHE:

- è stato dimostrato da numerose investigazioni sotto copertura che nei
circhi con animali il metodo normale di addestramento è usare la
violenza; un documentario di esempio:
http://www.tvanimalista.info/video/animali/circo-animali-stop-sofferenza/

- oltre alla violenza dell'addestramento, gli animali sono tenuti
continuamente in piccole gabbie, e questo da solo porta a un'enorme
sofferenza e costituisce un tipo di maltrattamento che per gli animali
d'affezione è vietato dalla legge (e gli animali d'affezione sono molto
più piccoli, e non selvatici; animali grandi e per loro natura selvatici
soffrono in modo enormemente maggiore);

- un numero sempre maggiore di nazioni, in Europa e in altre parti del
mondo, stanno vietando l'utilizzo di animali nei circhi, e sostenendo
gli spettacoli senza animali - ogni anno che passa sono sempre di più le
leggi approvate in questo senso e le proposte di legge presentate sul tema;

I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO

che nella discussione del progetto di legge che regolera' la materia si
inserisca una norma che preveda l'eliminazione dei contributi statali ai
circhi che usano animali e che si preveda il divieto dell'utilizzo di
animali nei circhi, eventualmente in modo graduale ma in tempi brevi,
incentivando invece soltanto gli spettacoli senza animali.

In fede,
... nome cognome ...

sabato 17 aprile 2010

OH, ARSENIO!


Oggi vi presento un mio amico, un amico speciale: ARSENIO, in arte Alfredo.
Si tratta di un furetto.
Arsenio non è stato acquistato.
Non è stato il capriccio o la voglia del momento.
E' stato salvato.
Da un laboratorio universitario.
Era una cavia.
Ha tascorso anni dentro uno spazio ristretto, in un ambiente artificiale.
Poi, d'un tratto, la sua presenza è stata ritenuta ingombrante: quale fine, allora, per lui?
Come in molti casi, voi Duezzampe fate cose anche utili per noi...
Così, grazie ad un'associazione che si occupa di trovare casa a furetti che non ne hanno più una - o a furetti in difficoltà, come il mio amico - lui ha incontrato la sua amata Deborah.


Con la quale ha smesso di tremare. Di avere paura. Di nascondersi.

Perchè vi ho raccontato questa storia?
Perchè, se leggete le esperienze dei furetti abbandonati, non differiscono molto da quelle dei mici nei gattili...

O dei cani nei canili...

E il problema è sempre lo stesso...

Firmato il micio Set

Per conoscere i furetti in cerca di casa, le loro storie, e vedere le foto potete cliccare su: http://www.furettomania.it/


martedì 13 aprile 2010

Gatto ergo sum - recensione da Milanonera.com



E' uscita un'altra recensione al mio libro "GATTO ERGO SUM".
La giornalista ha così apprezzato ciò che ho scritto da volere anche una mia intervista.
Ma io, ex-micio di gattile, mi sono emozionato.
Così ho chiesto a Federica di rispondere per me.

Eccovi la recensione:

"Questo è un libro mio e intorno a me, il gatto. Nessun Duezzampe, nessun compromesso, nessun rompicrocchette. Qui, parlo, penso, scrivo, suggerisco, rifletto, invito e ringrazio io: Gatto ergo sum, gatto quindi sono.
Autore di questa premessa e del libro insieme a Federica Sgarbi, è Set, un gatto dagli occhi blu che racconta in una sorta di autobiografia romanzata la sua esperienza di gatto alle prese con il mondo dei Duezzampe.
Critico e propositivo, Set ha anche un suo blog in cui propone il punto di vista felino su certe questioni.
Il link è: http://gattoergosum.blogspot.com/.

La storia narrata da Set comincia da quando la vita tranquilla col suo duezzampe è stravolta da un’enorme cosa rumorosa dagli occhi gialli che lo investe e lo fa finire in un gattile.Qui è accolto, curato e accudito e conosce altri gatti e le loro storie.
Set si fa portavoce e narratore delle esperienze conosciute e vissute direttamente e lo fa esprimendo il suo punto di vista di piccolo felino in lingua gattosa.

Il libro diviso in due parti è corredato di foto e illustrazioni, e nelle cinque appendici Federica Sgarbi racconta le sue esperienze con i gatti e riporta sonetti, una favola zen, frasi e proverbi celebri sui gatti e il simpatico miciolario della lingua gattosa. Gatto ergo sum è una storia finita bene che ha lo scopo di denunciare tutte quelle terminate o che potrebbero concludersi in modo meno felice.

Alle tante domande e curiosità mi risponde Federica Sgarbi.

-Gatto ergo sum si può considerare anche un libro di denuncia?
Gatto ergo sum è un libro positivo.

Nonostante la denuncia di certe questioni, esso vuole miagolare, tra un capitolo e l’altro, non solo i difetti – che, comunque, sono tanti! – dei Duezzampe, ma anche i pregi. É, insomma, una denuncia di certe realtà, ma anche la proposta di una soluzione, di un miglioramento. Il Croccantino filosofico – l’equivalente del Caffè filosofico che organizziamo noi umani – è stato voluto da Set proprio per proporre un bilancio e una via collaborativa tra gli altri animali e l’uomo. Nel libro Set esprime il suo punto di vista utilizzando un linguaggio consono a un peloso.

-Com’è stato esprimersi nella lingua gattosa?
Credo che gli animali siano capaci di comunicare.
E anche molto bene.
Mi riferisco a manifestazioni di intensa gioia, ma anche di intenso dolore o paura a cui ho personalmente assistito.
Il punto è: tutti noi umani siamo disponibili ad ascoltarli?
Vivere dentro realtà in cui si accolgono, curano e, dove possibile, si cerca una nuova opportunità di vita per animali abbandonati e maltrattati proprio dai Duezzampe mi ha suggerito diverse considerazioni. Considerazioni e, perché no, riflessioni che loro – i Quattrozzampe – spesso obbligati a subire, potrebbero proporci. Era un modo, o forse, più un desiderio di dar voce a situazioni, ma anche ad elementi che potrebbero aiutare a migliorare la loro vita e il loro rapporto con noi. O, meglio, il nostro rapporto con loro, visto che siamo noi, spesso, a compiere atti inaccettabilmente crudeli nei confronti dei Quattrozzampe.

Ovviamente, non so se sono stata capace di rappresentare bene il sentire felino. Alla fine dei conti sono solo una duezzampe…E, come dice Set nel libro: “Voi umani fate le cose con minor cura… avete solo due zampe!

-Sei coautrice del libro con Set che è anche protagonista e io narrante della storia. Come lo hai conosciuto e chi è Set?
Set è un micio ed è l’autore, il vero autore di Gatto ergo sum.

Ecco perché ho chiesto che la sua foto e la sua biografia apparissero in quarta di copertina.
Si tratta di un micio tuttora vivente che con la sua vita curiosa e complicata ha cercato di proporre, talvolta anche ironicamente, il punto di vista felino su noi Duezzampe. Non a caso, il sottotitolo del libro è Quando la vita è vista al contrario. Set ha vissuto in gattile per diverso tempo: lì, ha conosciuto molti dei difetti umani. Ma, fortunatamente, ha conosciuto anche alcuni pregi. Recentemente, infatti, è stato adottato. Pardon… è lui che ha adottato una coppia di Duezzampe meravigliosi!Nelle Appendici racconti anche le tue esperienze con i gatti.

-Ora che vivi a Osaka come sono i mici in Giappone?
Nel libro io parlo solo nelle appendici.
Mi sono lasciata un po’ di spazio per raccontare esperienze che, come amante degli animali, mi hanno toccata.
Purtroppo, in Giappone, il gatto è visto, soprattutto, come oggetto.
A me e a Set questa cosa non piace!
Noi riteniamo che gli animali siano soggetti, con una dignità, con una sensibilità.
Il libro nasce su questo presupposto.
Ho cercato e, faticosamente, trovato i primi rifugi-gattili presenti qui, ad Osaka.Sono pochi e l’idea di accogliere e dare una seconda opportunità ai gatti abbandonati è scarsamente diffusa. Per fortuna, però, anche se poco diffuso, è comunque un germoglio presente. E in crescita.
Ho scritto* di una di queste strutture e io stessa ho partecipato ad alcune delle loro iniziative. Il rifugio è straordinario. Soprattutto, se consideriamo che qui, come spesso accade anche in Italia, le associazioni animaliste e i rifugi si reggono sui soli sforzi e sulle sole risorse dei volontari.Non vi sono sovvenzioni.
Nelle appendici trova spazio anche la Piccola favola zen…

Non ne sono l’autrice, bensì una fervida sostenitrice.
Tale favola credo sia un piccolo, ma importantissimo tesoro di saggezza orientale, piacevole da scoprire e utile da conoscere”.

-Gatto ergo sum é dedicato ai gatti e a chi li ama ma é anche il libro giusto per chi dovrebbe imparare a farlo…
Il libro è dedicato ai gatti, agli animali e all’amore (talvolta, sconfinato) che loro sono capaci di nutrire nei nostri confronti. Set, infatti, adora i Duezzampe. Almeno i suoi!
Ed è dedicato anche a tutti i Duezzampe sensibili a questo loro sentire. Con l’augurio/speranza che questi Duezzampe diventino sempre di più, trasformando, così certe realtà. Alle cose impossibili diventate possibili, Set ha dedicato alcune gattose considerazioni…

* Per leggere i post relativi, visitare i seguenti link: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2009/05/il-giappone-il-buddhismo-e-gli-animali.html

Per contattare Set o Federica Sgarbi, potete scrivere alla seguente e-mail: gattoergosum@gmail.com"

Tratto da: http://www.milanonera.com/?p=5762

venerdì 9 aprile 2010




Un'umana riflessione che noi Quattrozzampe condividiamo:

"L'armonia è nel tutto, ma per giungere all'Armonia bisogna fare un salto di COSCIENZA (...) le scoperte scientifiche, anche le più straordinarie, non miglioreranno la condizione dell'uomo se prima questi, parallelamente, non avrà fatto un salto di coscienza. ...Insomma, tanto si deve scoprire all'esterno, tanto si DEVE PROGREDIRE all'interno"
Giordano Bruno