GATTO ERGO SUM (Mursia) di Federica Sgarbi e Set

mercoledì 21 settembre 2011

UN NO ALLA CACCIA


Il Sindaco di Calasetta Antonio Vigo ha adottato un’ordinanza (la n. 27/2011 del 12 settembre 2011, qui: http://95.227.78.33:8600/calasetta/albo/DATI/20110785_01AL.PDF, http://95.227.78.33:8600/calasetta/albo/DATI/20110785_02AL.PDF, http://95.227.78.33:8600/calasetta/albo/DATI/20110785_03AL.PDF)
che ha disposto il divieto di caccia nelle campagne di Mercureddu – Spiaggia Grande, dove è piuttosto diffusa la presenza di abitazioni e in passato si sono verificati numerosi episodi di pericolo a causa degli spari.
Dopo riunioni presso la Prefettura di Cagliari, l’adozione del provvedimento urgente e contingibile (art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.), in attesa di ulteriori eventuali atti da parte della Regione autonoma della Sardegna. Naturalmente sono insorti i cacciatori locali, incuranti per i rischi a residenti e turisti. Perdono una buona occasione per dare un segnale di buona volontà e di buon senso. Ma non meravigliano certo.

da ancheioaspetto questogiorno

lunedì 19 settembre 2011

NEL 1877


1877 - Avviso del Magistrato Civico: "Si rammenta ai proprietari di negozi, botteghe ed officine l'obbligo di tenere costantemente, durante tutta la stagione calda, esposto il prescritto recipiente d'acqua monda, affinchè i cani vaganti possano dissetarsi. Ogni mancamento all'accennato obbligo sarà irremissibilmente punito con adeguata penale in base al § 127 lett. F dello statuto civico."

sabato 2 luglio 2011

UNA BUONA NOTIZIA (FORSE, SPERIAMO): Il Palio di Siena non va candidato a diventare patrimonio dell’Unesco



Se si realizzerà, se diventerà nero su bianco, allora sarà una splendida notizia.
Soprattutto un sollievo, per tutti i Quattrozzampe coinvolti e travolti in queste manifestazioni.


L'immagine che ho allegato a questo post, l'ho trovata su internet: era intitolata CAVALLO BRADO...



Da express-news 2/7:
"Il Palio di Siena non va candidato a diventare patrimonio dell’Unesco

Dopo la morte del cavallo Messi della contrada Chiocciola oggi a Siena nelle prove del Palio di domani, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla mette in discussione il futuro della gara e parla del Palio come di una “anacronistica manifestazione” per il quale è stata giusta la “decisione di non candidarlo a diventare patrimonio dell’Unesco”.

“Da tempo avevo lanciato l’allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione. Credo – dice Brambilla in una nota – che sia giunto il momento di sottoporre ad un esame rigoroso questa ed altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell’uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile”.

Dicendosi “profondamente rattristata per l’ennesimo tragico incidente costato la vita a un cavallo durante le prove del Palio di Siena”, la Brambilla ritiene “certamente una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell’Unesco. Una decisione che avrebbe legato l’immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l’Italia che vogliamo fare conoscere al mondo”, conclude."
(TMNews)

sabato 25 giugno 2011

UNA LIBERAZIONE PER FELINI E NON: LA GRAN BRETAGNA DICE NO AI CIRCHI CON ANIMALI



UNA SPLENDIDA NOTIZIA CHE MIGLIORA IL RAPPORTO TRA QUATTRO E DUEZZAMPE



Inghilterra: via gli animali dal circo. Votazione storica ed a promuoverla è un deputato dello stesso partito del Primo Ministro.

GEAPRESS 25 giugno– Due ore di dibattito, vivacemente sostenuto da alcuni parlamentari che, infine, hanno approvato con una valanga di voti la mozione presentata da Mark Pritchard, del Partito dei Conservatori. Il Governo ora non può più ignorare, e secondo i regolamenti in vigore in Inghilterra il divieto potrebbe già scattare dal primo luglio 2012.

Vittoria che terrorizza il mondo del circo, dal momento in cui l’Inghilterra, con le sue leggi sulla protezione degli animali, ha fatto scuola in Europa. Già su questo argomento, ovvero il divieto di detenzione degli animali nei circhi, vi erano stati importanti sondaggi condotti sia da Associazioni, ma anche dal Dipartimento di Agricoltura Rurale del Governo Inglese. Per il bando si erano espressi oltre il 90% dei cittadini inglesi, mentre quasi duecento deputati avavano già mesi addietro dato una precisa indicazione di voto. Poi l’adesione dello stesso Ministro all’Ambiente (vedi articolo GeaPress) e l’emozione suscitata dal video che mostrava le angherie subite da una vecchia e malata elefantessa (vedi articolo GeaPress). Tante speranze che sembravano però essersi infrante nei tentennamenti del Primo Ministro Inglese (anch’egli Conservatore) David Cameron (vedi articolo GeaPress).

Con questa votazione il Governo rischia ora di perderci la faccia, dice in sostanza Animal Defenders. Secondo Jan Creamer, Direttore dell’Associazione animalista “i parlamentari hanno inviato le loro istruzioni, ovvero il Governo deve opporre il divieto. Questa votazione – secondo Creamer – rischia di indebolire l’immagine del Governo, difronte ai suoi stessi compagni di partito, ai cittadini ed ai movimenti di opinione“.

Una battaglia, quella contro l’uso degli animali nei circhi costantemente sostenuta dai cittadini inglesi. Liz Tyson, Direttrice di CAPS (Captive Animals’ Protection Society) ha infatti sottolineato come nel corso del dibattito “molti parlamentari hanno menzionato la grande quantità di lettere ed email che hanno ricevuto su questo tema“.

Il divieto riguarderà le specie “selvatiche”, ovvero una buona parte degli animali detenuti nei circhi inglesi. Grandi felini, elefanti, ippopotami, scimmie, rettili, giraffe, antilopi, rinoceronti e altri animali.

domenica 19 giugno 2011

A BARI, UNO SPETTACOLO SUGLI ANIMALI, SENZA ANIMALI



Una buona notizia davvero.
Va in scena, a Bari, uno spettacolo sugli animali, senza animali.

Ecco il servizio:
Uno show inedito, educativo e pieno di attrattive, ma soprattutto senza animali!

A Bari dal 17 giugno al 3 luglio arriva il circo senza animali. Lo spettacolo, diventato famoso in Spagna con 300mila spettatori, 50mila litri d’acqua e 30 artisti, si ispira alle profondità degli abissi. Si chiama “Magnifico acquatico” ed è uno show ambientato nel mondo marino con acrobatici che sfidano la forza di gravità.
Il circo senza animali non solo è possibile, ma offre uno spettacolo diverso e fortemente educativo, fatto solo di artisti umani. Quindi si sceglie l’arte, la magia, il gioco e si lasciano gli animali nel loro habitat naturale perchè di sicuro al circo non si divertono. Lo spettacolo racconta la storia di un clown che cade accidentalmente in acqua e non sapendo nuotare raggiunge la profondità del mare. In questa situazione gli capitano una serie di avventure molto difficili ma allo stesso tempo divertenti. II programma include anche dieci attrazioni di alto livello tecnico, trenta artisti, giocolieri, sirene contorsioniste che formeranno una piramide di snodatezza armonica, rombanti moto d’acqua che faranno volare spericolate atlete al trapezio. Senza dimenticare i protagonisti del fondo marino, prima di tutto la tartaruga, la stella marina, lo squalo, il granchio, le meduse, i simpatici polipi, i pesci e il cavalluccio marino che accresceranno la spettacolarità dello show.

Maria Pezzillo
da Petpassion 17-06

sabato 11 giugno 2011

NASCE GATTALAND, IL PRIMO PARCO FELINO



Lo saprete, oramai... in questo blog miagolo - in qualità di Quattrozzampe - di notizie positive che riguardano il rapporto nostro con voi umani.
Ebbene, oggi parliamo di Gattaland...

Ovvero il primo parco felino d'Italia.
Si trova a Gallarate, in provincia di Varese ed è nato in un piccolo boschetto, ridotto a discarica che, su insistenza dell'OIPA e della APAR, è stato ripristinato e predisposto con casette per l'accoglienza dei mici.
Ora, là, abitano 80 felini, liberi di circolare e godersi il verde riguadagnato dalla passione e dall'amore di certi umani.
Per i gattofili rispettosi che vogliono trascorrere del tempo in compagnia di code, sono state attrezzate apposite aeree all’interno del parco.

Gattaland ha anche un sito web... ecco il link:

http://gattaland.it/

lunedì 6 giugno 2011

BIAGINO, ADDIO


E' MORTO BIAGINO.
AVEVO PARLATO DI LUI NEL LIBRO: DI LUI E DELLA SUA FORZA E VOGLIA DI VITA.
UNA FORZA E UNA VOGLIA DI VITA CHE GLI HANNO REGALATO L'ADOZIONE.
COSI', CON LE SUE ZAMPINE CHE NON FACEVANO QUELLO CHE CHIEDEVA E LA SUA INFINITA DOLCEZZA, E' MORTO, NON NELLA SOLITUDINE DI UN GATTILE, MA ACCANTO E NELL'AMORE DI CHI LO HA ADOTTATO.
ORA, LUI RIPOSA SUL PONTE DELL'ARCOBALENO E, CREDO, VEGLI SUI TANTI MICI, CHE ANCORA ASPETTANO UNA CASA.
NON COMPRATE, MA ADOTTATE! AIUTERETE CENTINAIA DI VITE A FIORIRE.
ADDIO BIAGINO.
SET E FEDERICA
p.s. se volete leggere della sua felice adozione: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/01/biagy-biagino-e-la-favola-diventata.html

martedì 24 maggio 2011

UNA BUONA NOTIZIA: Va multato il padrone indifferente



I padroni che trascurano i propri cani possono essere multati. Parola di Cassazione. Secondo la Corte infatti non basta punire il solo abbandono dell'animale perchè anche l'indifferenza è un atteggiamento può diventare elemento costitutivo del reato. I giudici di Piazza Cavour evidenziano inoltre che il "senso di trascuratezza o disinteresse verso qualcuno o qualcosa, o anche la sola mancata attenzione" costituisce un atteggiamento che "in controtendenza con l'accresciuto senso di rispetto verso l'animale e' avvertito nella coscienza sociale come una ulteriore manifestazione della condotta di abbandono che va dunque interpretato in senso ampio e non in senso rigidamente letterale". Con questa motivazione (sentenza n. 18892/2011) la Terza sezione penale della Corte ha convalidato una multa di ben mille euro per abbandono di animali nei confronti di un uomo che era rimasto del tutto indifferente allo smarrimento del suo cane.

Da Vigilanzaambientale.it

martedì 3 maggio 2011

UNA CAGNETTA, UNA MICIA E UNA STORIA VERA


Leggete qui: è tutto vero.

fonte http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/05/03/news/abano-cagnetta-fa-da-guida-alla-sua-amica-gatta-rimasta-cieca-4091681

Incredibile forma di solidarietà tra due animali abbandonati e adottati da una ragazza. "Ida è l'ombra di Emi, l'accompagna in giardino a passeggiare, a mangiare, a bere... Quando si allontana puntualmente la chiama con un latrato

di Gianni Biasetto
ABANO. Si può dire che anche tra gli animali l'amore sia infinito. Emi, una gattina rimasta priva della vista dopo pochi mesi di vita, abbandonata in un garage in disuso nella zona del centro di Abano, ha ritrovato la gioia di vivere per merito di una ragazza che l'ha adottata. Ma soprattutto di una cagnetta, che si chiama Ida, che le fa da guida in tutto e per tutto.

La bastardina, che ha due anni, e la micetta sono inseparabili, tanto che Ida ha preso alcune abitudini che sono proprie dei gatti. Come ad esempio quella di pulirsi con la lingua il pelo tutte le sere prima di andare a cuccia.

«Ida è l'ombra di Emi, l'accompagna in giardino a passeggiare, a mangiare, a bere... E quando si allontana - racconta Michela Stella, la ragazza di Giarre che si è presa cura dei due animali - puntualmente la chiama con un latrato. Spesso dormono insieme, la cagnetta, che era stata abbandonata e mi è stata data in affido dal canile di Monselice, è super-protettiva e quando in casa arriva qualcuno a trovarci e si avvicina troppo alla micia lei interviene abbaiando».

«Il feeling tra i due animali - continua la donna - è iniziato subito. Come se Ida, una volta accortasi della situazione, si sentisse di dover svolgere il ruolo di tutor nei confronti della sfortunata micetta. Quando l'ho avuta in affidamento dalle gattare di Abano, soffriva di rinite e la cagnetta le leccava gli occhi come se con quel gesto volesse alleviarle la sofferenza. Una volta guarita è rimasta senza entrambi i bulbi oculari e si è fatto ancora più forte il legame tra i due animali. All'inizio vederle muoversi in casa una vicina all'altra, con Ida che faceva da guida dandole le direzioni, era davvero commovente. Col tempo mi sono abituata e ora non ci penso più, anche perché in poco meno di un anno sono diventate autonome».

Michela Stella in casa tiene altri due gatti avuti anche questi in affido dalle gattare di Abano. "Per la cagnetta - spiega - è come se non ci fossero, li ignora. Lei vede solo Emi e raramente la lascia sola"

domenica 17 aprile 2011

LE COSE CAMBIANO


LE COSE CAMBIANO... per fortuna!

Lo abbiamo sempre sostenuto: attiviamoci per cambare le cose e le cose camberanno. Leggete qui:


Il rifugio dove si salvano gli animali maltrattati

«A Chiaverano li curiamo e cerchiamo di riportarli nella natura»


MAURO REVELLO CHION CHIAVERANO

Jasmin, il lama, sta passando una vecchiaia serena. Guarda le persone senza diffidenza e accetta il cibo dalla mano dell’uomo. Eppure 12 anni fa non se la passava affatto bene. La sua casa era lo zoo di Montalenghe, ha patito fame e sofferenze con il fallimento della struttura, rischiando di finire chissà come o chissà dove. Dal ‘98 Jasmin vive in un grande recinto immerso nei boschi della Serra d’Ivrea, in località Scalveis a Chiaverano (lungo la provinciale che unisce Andrate a Sala Biellese). Con lui ci sono ancora altri animali salvati da Montalenghe: alcune capre, un maialino vietnamita. Ma a Scalveis ci sono anche una mucca, pecore, uccelli, un’asina, una volpe e altro ancora: poco meno di 40 animali che hanno trovato cure e affetto dopo aver subito maltrattamenti o essere stati abbandonati. A creare questo «rifugio» è stata Angela Revel Chion, di Chiaverano. Da sempre impegnata nel volontariato per gli animali, in prima linea a fianco della magistratura in operazione di sequestri (fece scalpore il caso dello zoo di Napoli, nel 2004, con oltre 500 animali poi sistemati in tutta Italia), nel ‘98 ha deciso di mollare il suo lavoro e di vendere la casa per comprare un rudere senza acqua né luce a Scalveis e alcune migliaia di metri quadrati di terreno. In contemporanea ha fondato l’associazione Nata Libera, nome che ai meno giovani ricorderà una fortunata serie televisiva con protagonista una leonessa. «Il nostro obiettivo? Salvare gli animali vittime di crudeltà - spiega -, restituire loro dignità e rispetto, curarli, e, per quanto possibile, fare in modo che tornino alla loro vita». Bel progetto, ma tutt’altro che facile da portare avanti. La struttura di Nata Libera si fonda esclusivamente su un gruppo di tenaci volontari, ma i costi sfiorano i 50 mila euro all’anno. Contributi pubblici? Neanche a parlarne. Le uniche sovvenzioni sono i 15 mila euro all’anno garantiti dall’Aispa (associazione animalista inglese che aiuta le realtà italiane) e, ora, i 5 mila euro stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Tutto il resto arriva da donazioni e offerte, oltre che dalle tasche di Angela Revel Chion e dalla sua grande forza animo, la stessa che due anni le ha permesso di superare una grave malattia. «Riusciamo a tenere fra i 35 e i 40 animali - spiega la presidente di Nata Libera -, purché abbiano le caratteristiche per vivere in questo ambiente. C’è molta rotazione, soprattutto per i selvatici: in zona non ci sono centri idonei per curarli, noi cerchiamo di recuperarli per poi rimetterli in liberta». Il problema resta quello di trovare le risorse. Grazie anche a nuovi volontari, si sta cercando di promuovere l’associazione e la sua attività. Il sito Internet (www.natalibera.org) per ora è solo in inglese, ma presto avrà anche una versione in italiano, mentre è sempre più cliccata la pagina Facebook. Inoltre sta partendo la campagna di tesseramenti e per il futuro sia sta studiando la possibilità di dedicare un giorno alla settimana alle visite. Per informazioni e donazioni si può telefonare al 347/3250113.

giovedì 24 marzo 2011

TORINO CI APRE LE PORTE...


Guardate un po' Torino cos'ha deciso per una migliore convivenza con noi...

Da La Zampa del 24 Marzo
"Torino diventa una città "a misura di animale


I cani accolti alle poste e in metrò, e gli “amici” degli anziani nelle case di riposo


SARA SETTEMBRINO

A Torino si potrà entrare nei negozi con il cane, gli anziani potranno portare il cucciolo in casa di riposo e i circhi non potranno avere animali esotici. Sono le principali novità introdotte dal nuovo regolamento sugli animali approvato dal Cosiglio comunale. Soddisfatto il presidente della consulta delle associazioni animaliste, Marco Francone: «E’ l’espressione della volontà di un sempre maggior numero di cittadini che credono nei diritti degli animali e nel loro rispetto».

Da oggi in poi i torinesi potranno andare a provare un vestito o in farmacia col proprio amico a quattro zampe ma anche in metropolitana o alle poste. Vietato l’ingresso agli animali solo dove le norme igienico-sanitarie lo impongono. Notizie per gli anziani: cani, gatti, tartarughe e uccellini potranno entrare in casa di riposo, riconoscendo così il principio per cui un animale da compagnia spesso è di aiuto per superare solitudine o depressione. «Si dovrà vedere come attuare la cosa - spiega Francone - ma abbiamo già la disponibilità di alcune case di cura».

Per i cuccioli, spesso esposti nelle vetrine dei negozi di animali «e per una questione educativa» precisa Francone, i negozi non potranno più esporre in vetrina batuffoli che guaiscono e si avvicinano disorientati ai bambini che battono sui vetri. Non si potrà più tenere il proprio pesciolino rosso in una boccia sferica, perché «deforma la visuale esterna al pesce», e sono banditi dai mercati astici e aragoste agonizzanti sul ghiaccio: dovranno essere tenuti in vasche. Più controversa l’indicazione che riguarda i circhi: dal primo febbraio 2013 non potranno più avere animali esotici.

Qui però c’è un distinguo tra alcune specie, come orsi, tigri, elefanti e ippopotami, che saranno vietate, e altre che invece potranno continuare a lavorare: i bambini potranno ancora vedere cammelli, zebre, bisonti e serpenti che però dovranno essere tenuti in gabbie di grandezze adeguate. «In sostanza - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Tricarico - la città dice no al circo con animali, già da ora». Hanno votato a favore anche Lega Nord e Pdl con qualche perplessità sui circhi: «si poteva fare di più». «Le nuove regole sui circhi - ha sottolineato Francone - servono anche a livello nazionale. Adesso ci impegnamo perché tutto non rimanga sulla carta».

giovedì 10 marzo 2011

FERRARA: UN PRONTO INTERVENTO PER I 4 ZAMPE

E' attivo dal 1 Marzo.
E' attivo a Ferrara.
E' attivo per salvarci la vita.
Ecco il Pronto Intervento...


da Lawebtv (1 Marzo):
"Un pronto intervento Avedev per cani randagi o vaganti e per cani e gatti incidentati.
D’ora in poi per il recupero dei cani randagi o vaganti e per il recupero dei cani e dei gatti incidentati sarà operativo un progetto sperimentale di 'pronto intervento'. Ci si riferisce ad animali ritrovati sul territorio comunale e nel tratto autostradale compreso fra i caselli di Ferrara nord e Altedo negli orari di chiusura del canile e del gattile municipale (durante le ore di apertura a ciò provvedono già gli operatori delle strutture). L’iniziativa, che dall’1 marzo consente di assicurare una copertura sulle 24 ore, è stata realizzata dall'Amministrazione comunale con la collaborazione dell’associazione A.V.E.D.E.V. che gestisce il canile comunale.
Pertanto l’associazione si occuperà di recuperare i cani randagi e vaganti e i cani e i gatti incidentati negli orari di chiusura del canile e quindi:
- tutti i giorni, domenica e giorni festivi compresi;
- durante il periodo dell'ora solare: dalle 12,30 alle 14 e dalle 16 alle 8,30 del giorno successivo;
- durante il periodo dell'ora legale: dalle 12,30 alle 16 e dalle 18 alle 8,30 del giorno successivo.
Va sottolineato che, in questi orari, gli interventi di recupero avverranno unicamente su richiesta del Comando di Polizia Municipale di Ferrara (tel. 0532 / 418600), al quale dovranno essere indirizzate tutte le richieste di intervento, sia da parte di privati che di altre Forze dell'Ordine.
Naturalmente A.V.E.D.E.V. continuerà ad organizzare autonomamente il recupero dei cani segnalati randagi, vaganti o incidentati durante le ore di apertura al pubblico del canile (0533 - 751454). "


martedì 8 marzo 2011

8 MARZO

Oggi è l'8 Marzo.
In qualità di Quattrozzampe, vorrei rendere omaggio ad una donna meravigliosa che si è distinta per volontà, intelligenza, coraggio.
Una donna che per noi pelosi ha fatto tanto.
Un omaggio che vale oggi e sempre.

Un omaggio a lei e a tutte le donne.
A DIAN FOSSEY
A Dian Fossey che si è appassionata.
A Dian Fossey che si è auto-finanziata ed è partita.
A Dian Fossey che ha scoperto, capito, provveduto. Lottato.
A Dian Fossey che ha rispettato i gorilla.

A Dian Fossey che li ha protetti dagli zoo.
A Dian Fossey che li ha difesi dai bracconieri a costo della vita.


lunedì 28 febbraio 2011

LO SDEGNO BLOCCA LA CINA


Io e Federica ne avevamo parlato, in questo blog, lo scorso Marzo (http://gattoergosum.blogspot.com/2010/03/nasce-tiger-e-con-lui-la-speranza.html ).
Le agonie inferte agli orsi nelle fattorie cinesi della Bile sono, infatti, una grave e putrida piaga nel panorama del bistrattamento nei confronti di noi Quattrozzampe.
Contro questa realtà, infatti, sono sorte (e insorte) diverse associazioni, consentendo di salvare alcune vittime di quei luoghi.
Tuttavia, purtroppo, le fattorie continuano ad esistere.
Però...
Però, come sempre sostengo, le cose possono cambiare e denunciare, diffondere, insistere può fare la differenza.
E', infatti, successo di recente. L'azienda farmaceutica Gui Zheng Tang ha deciso di presentare domanda per entrare in borsa, ma la "rivoluzione" mediatica (e non) degli animalisti ha messo in forse l'accetazione di tale domanda.
Perchè? Certo, non per questioni etiche. Ma, intanto, un precedente è stato creato e un'altra piccola breccia scavata.

Ecco la notizia da La Zampa.it del 27 Febbraio:

"BLOCCATA LA QUOTAZIONE DI UNA SOCIETÀ FARMACEUTICA: MALTRATTA GLI ANIMALI

Cina, l'orso non va in Borsa

Proteste sul Web contro l'azienda che estrae la bile dai plantigradi


ILARIA MARIA SALA

HONG KONG
La Cina non è certo nota per le campagne animaliste: così, quando l’azienda Gui Zheng Tang Pharmaceutical ha deciso di fare domanda per essere quotata alla Borsa di Shenzhen (ChiNext, creata per aziende tecnologiche), si aspettava di dover rispondere alle domande dei regolatori finanziari sulla salute del suo bilancio, ma non aveva previsto la reazione infuriata del Web cinese da parte di chi disapprova il suo commercio in bile d’orso.

La bile d’orso, un ingrediente utilizzato in certa medicina tradizionale cinese per preparare tonici per capelli o per aumentare la potenza sessuale maschile, è infatti estratta con sofferenze enormi per gli animali: un catetere viene infilato di volta in volta nella vescica biliare orsina, e dei tagli sono praticati sull’addome delle bestie.

La ferita dove è inserito il catetere viene solitamente lasciata aperta, per maggior praticità all’inserzione successiva, e molti orsi ingabbiati nelle fabbriche di bile soffrono di infezioni tali da portare anche al decesso dell’animale.

Da anni, diversi gruppi portano campagne per salvare gli orsi dalle mani di chi vuole estrarne la bile. Fra queste spicca la Animal Asia Foundation, di Hong Kong, che promuove estese campagne di sensibilizzazione in Cina, facendo adottare gli orsi malati che sono stati strappati alle mani delle fabbriche di bile.

L’allarme, dopo l’annuncio della Gui Zheng Tang, è stato lanciato da Yi Jichun, un giornalista televisivo della provincia meridionale del Yunnan (uno degli habitat naturali degli orsi neri, o orsi luna, cinesi, i più pregiati per la loro bile), che ha messo su sina.weibo.cn (uno dei cloni cinesi di Twitter) un messaggio accorato: «Se la Gui Zheng Tang viene approvata in Borsa, sarà la fine degli orsi». In un solo giorno, il suo appello è stato ritrasmesso 8700 volte e la campagna è esplosa sul Web.

In un comunicato l’azienda farmaceutica aveva annunciato non solo di voler raccogliere capitali in Borsa, ma anche di aver previsto di espandersi in maniera significativa, passando dagli attuali 700 orsi in cattività, a 1200, per raggiungere una produzione annuale di 4000 tonnellate di bile. L’azienda, che sostiene di portare avanti l’estrazione della bile con metodi «poco dolorosi per gli orsi», è la terza più grande del settore in Cina (secondo la Aaf, nel Paese gli orsi ingabbiati in fabbrica per la loro bile sarebbero 10.000). La quotazione ha anche l’obiettivo di estendere il raggio d’azione della società a livello mondiale.

La quotazione in Borsa adesso è in forse: secondo il regolamento della Commissione regolatrice cinese, infatti, se le operazioni di un’azienda sono considerate «contrarie all’interesse pubblico», la sua richiesta di quotazione può essere bloccata. Un portavoce della Commissione ha dichiarato che la richiesta della Gui Zheng Tang sta venendo sottoposta a una nuova revisione, e che una decisione finale non è ancora stata presa."

giovedì 24 febbraio 2011

CI SALVA ISOTTA

Una notizia molto a "4 zampe". Decisamente.
L'ENPA lancia ISOTTA, l'unità mobile che serve a prestare soccorso ai pelosi in caso di catastrofi naturali.

Una soluzione utile e intelligente che può salvare vite, evitare sofferenze e migliorare la convivenza.

Da LaZampa.it del 21/2

"Arriva Isotta, il primo soccorso
per animali in difficoltà


L'unità mobile di soccorso veterinario dell'Enpa agirà in caso di catastrofi naturali


Da oggi sulle strade, in aiuto agli animali colpiti da terremoti, inondazioni e altre catastrofi naturali, arriva «Isotta», la prima unità mobile di soccorso veterinario dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali).

Lo speciale mezzo di primo soccorso, che prende nome dalla gatta salvata tra le rovine di Onna dopo il terremoto in Abruzzo, sarà allestito con i più moderni dispositivi medico-veterinari. A bordo saranno presenti una macchina per l’ossigenoterapia, una lettiga speciale per trasporto di animali fino a 100 kg che potrà essere usata anche su terreni accidentati e trasformata in tavolo operatorio itinerante, delle guide per il carico di animali pesanti ed un porta-feriti supplementare.

«Spesso il soccorso veterinario è rimasto inattuato o è stato affidato ad iniziative volontaristiche dei singoli - ha commentato Marco Bravi, responsabile del Centro comunicazione e sviluppo dell’associazione - Sarebbe invece necessario prevedere una unità destinata proprio a loro che permetta di affrontare con lucidità tutti i problemi che si
possono presentare».

Subito dopo il terremoto dell’Aquila sono stati 5000 gli animali domestici che hanno «vagato nel nulla»per giorni. I volontari delle associazioni hanno censito nelle tende 2.134 cani e 536 gatti, effettuando 3.738 interventi di assistenza clinica e 805 interventi di assistenza chirurgica e recuperando 884 cani e 325 gatti.

Padrino d'eccezione della presentazione del mezzo a Milano è stato Edoardo Stoppa, «il fratello degli animali» di Striscia La Notizia.

giovedì 17 febbraio 2011

FESTA DEL GATTO PER...



17 FEBBRAIO, FESTA DEL GATTO.
FESTA DEL GATTO PER RICORDARE ALBA
FESTA DEL GATTO PERCHE’ NON ACCADA PIU’ CIO’ CHE E’ ACCADUTO A SWEETY
FESTA DEL GATTO PERCHE’ ACCADA ANCORA E SEMPRE PIU’ SPESSO CIO’ CHE E’ ACCADUTO A ME,
A BIAGINO,
A FEVER ,
A FILIPPO, A TOGO, A GARFIELD

Per chi non sapesse, ecco le loro storie…
Alba: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/search?q=alba
Sweety: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/06/sweety-quando-la-vita-non-e-dolce.html
Set: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2009/10/buona-vita-set-dagli-occhi-blu.html
Biagino: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/01/biagy-biagino-e-la-favola-diventata.html
Fever: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/01/fiv-fiv-fever-il-problema-non-problema.html

mercoledì 16 febbraio 2011

MOLTO RUMORE PER QUALCOSA. ANZI PER TANTO.


Shakespeare diceva"molto rumore per nulla".

Ma, il rumore, le proteste, le denunce - qui lo abbiamo sempre detto - possono fare la differenza.

Sicuramente, l'hanno fatta per le centinaia di balene risparmiate, da oggi, grazie agli attivi "NO" degli animalisti alla caccia giapponese.
Un evento prezioso che fa ben sperare.

Da La Zampa.it del 16/2

"Il Giappone sospende la caccia alle balene
Lo stop dopo le polemiche e i blitz in mare degli ambientalisti di Sea Shepherd


La caccia asfissiante ai cacciatori di balene si è dimostrata vincente: gli ecopirati di Sea Shepherd hanno spinto il Giappone ad annunciare un’inusuale sospensione, la prima del suo genere, dei programmi di pesca nelle acque dell’Antartico a causa delle "rischiose proteste".

«Garantire la sicurezza è una priorità e per il momento le navi hanno sospeso la caccia a fini scientifici. Ora stiamo valutando cosa fare», ha reso noto in giornata Tatsuya Nakaoku, funzionario dell’Agenzia della pesca nipponica, secondo cui il rientro anticipato della flotta «è un’opzione» che, con il passare del tempo, diventa sempre più verosimile.

Le interferenze degli attivisti di Sea Shepherd erano ormai diventate più insistenti e avevano causato il totale disappunto in Giappone, uno dei tre Paesi al mondo dove la caccia ai cetacei è permessa per «l’importante tradizione culturale». Tre navi dell’associazione fondata da Paul Watson, incluso l’intercettore superveloce Gojira (il nome giapponese del mostro cinematografico Godzilla), avevano individuato le baleniere nipponiche, tallonando e isolando l’ammiraglia Nisshin Maru per dare il via alla battaglia nell’oceano tra getti d’acqua, funi gettate in mare per imbrigliare le eliche e lancio di fumogeni.

«La caccia alle balene per fini scientifici condotta dalla Nisshin Maru è stata sospesa per garantire la sicurezza della flotta, inseguita dalle unità della Sea Shepherd dallo scorso 10 febbraio», ha dovuto ammettere oggi il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano, che in una conferenza stampa ha espresso «pieno rammarico» per l’attività pericolosa degli ecopirati. Watson, da parte sua, ha manifestato «piena soddisfazione» per l’esito della campagna ’nessun compromessò e, a bordo dell’ammiraglia Steve Irwin, ha detto di «ritenere chiusa la stagione di caccia nipponica, in netto anticipo. Loro sanno che non sono saranno capaci di uccidere altre balene ed è probabile decidano di gettare la spugna». La flotta giapponese è stata spinta a «2.000 miglia a est dall’area di caccia alle balene», vicino alle acque del Cile su una rotta non seguita dai cetacei.

Il Sol Levante ha introdotto il concetto di «caccia ai fini scientifici» per aggirare la moratoria internazionale del 1986, sostenendo di aver diritto a valutare l’impatto delle balene sull’industria della pesca. La flotta nell’Antartico, composta da un equipaggio di 180 persone su quattro navi, aveva lasciato il Giappone lo scorso anno con il proposito di catturare 850 balenottere minke entro fine marzo: un obiettivo velleitario, visto che già nello stesso periodo del 2010 il target raggiunto era di 506 unità a causa delle difficoltà nelle attività e degli scontri diplomatici con Nuova Zelanda e Australia. Canberra ha di recente denunciato Tokyo al tribunale dell’Aia per fermare la caccia nel ’santuariò dell’Antartico, mentre un attivista neozelandese di Sea Shepherd, Pete Bethune, è stato condannato a luglio in Giappone a due anni di carcere con la sospensione della pena per l'assalto di inizio 2010 a una delle baleniere nipponiche. "

martedì 15 febbraio 2011

GATTO ERGO SUM: RECENSIONE DELL'OIPA

Recensione OIPA del libro Gatto ergo sum di Set e Federica Sgarbi


Qualche tempo fa, è uscita una recensione di Gatto ergo sum - Gatto quindi sono sulla rivista Gli altri animali. Si tratta della rivista ufficiale dell'OIPA, una delle più importanti associazioni onlus, attive in Italia per il riconoscimento dei diritti degli animali.
Ecco la recensione ad opera del Presidente, Massimo Comparotto
:


"GATTO ERGO SUM, GATTO QUINDI SONO.

Il titolo del nuovo libro di Federica Sgarbi, che ho avuto il piacere di presentare alla Libreria Mursia in occasione della sua uscita, è di per sé molto esplicativo su un fatto: è stato scritto per mano, scusate, per zampa di un gatto. Il suo nome è Set, nato a Ferrara. Specializzatosi presso il Gattile Casa Stella, in Etica comparata e Studio del comportamento umano, è ora titolare di cattedra, presso un’importante università romana. Recentemente ha adottato una coppia di umani, affetti da gattofilia acuta, ai quali è veramente molto affezionato.

L’autrice “umana” ha infatti quella rara capacità narrativa di calarsi totalmente nel protagonista, il gatto, in quello che realmente pensano i gatti, così come il miglior attore di cinema si cala nella parte del personaggio da interpretare con il classico “Metodo Stanislavskij”. E nelle brevi storie che ci racconta, certamente ci riesce.
Storie di “a-mici” gatti che ci regalano alcuni momenti dolci, che ci fanno sorridere e a volte commuovere come si commuove il bambino che è in noi di fronte alle cose semplici che la vita ci offre e di cui da grandi ci dimentichiamo di avere. Come è narrato nella storia, vera, del gatto Biagino, paralizzato alle due zampette posteriori, ma non per questo meno forte, meno gatto di altri.

Simpatiche le appendici finali dell’autrice “umana” Federica Sgarbi, da poco trasferitasi nell’affascinante Terra d’Oriente del Sol Levante, ad Osaka, in Giappone, come il “Sonetto rimato, gatto adottato”, la “Piccola favola zen del gatto e del monaco Joshu”, le “Frasi e proverbi celebri della tradizione popolare felina”, “Il miciolario della lingua gattosa” o il capitoletto sui consigli per dare un nome al vostro nuovo compagno felino, con i nomi, tutti, rigorosamente giapponesi.

Il libro è anche un’occasione per affrontare alcune tematiche care a noi animalisti: “Aiutatemi – scrive Set – Aiutatemi a trasformare le cose. Aiutatemi a svuotare i gattili. Aiutatemi a svuotare i canili. Aiutatemi a chiudere gli zoo e tutti i luoghi in cui noi non siamo. Cose impossibili, dite?”


Ma come ci ricorda Set, il gatto zen, e come ho sempre creduto anch’io nel corso di tanti anni di battaglie animaliste: credere nelle cose impossibili è il primo passo per riuscire a realizzarle.
Massimo Comparotto

domenica 13 febbraio 2011

SAN VALENTINO GATTOFILO


Ecco arrivare il giorno di San Valentino, giorno degli Innamorati e, quindi, dell'Amore.
Tutti gli anni si spendono soldi per regali e cioccolata.
La LAV ha proposto di regalare, in questa dolce ricorrenza, un'adozione a distanza per i i cani.
Ci sembra un'ottima e utile pensata.
Solo, io e Federica vorremmo aggiungere anche l'adozione a distanza per i mici, che molti gattili propongono di fare, permettendo agli ospiti vite un pochino più speciali.
O, magari, un'adozione non solo a distanza - e perchè no anche di altri pelosi - purchè sia un'adozione meditata.
Proponiamo un SAN VALENTINO gattofilo, dunque, che proprio il 14 Febbraio, potrebbe così portare tanta dolcezza e Amore in più.
Articolo La Zampa.it 12 Febbraio:
"Per San Valentino
adotta un cane a distanza

Questa l'idea della Lav rivolta a tutti gli innamorati, e accolta con entusiasmo da alcuni vip

«A S.Valentino scegli di fare un regalo con il cuore: dedica un pensiero alla persona che ami, ma non solo. Scegli un dono Lav e aprirai il tuo cuore anche agli animali». Queste le parole usate dalla Lav nel proprio sito per sensibilizzare tutti gli innamorati verso una iniziativa romantica e solidale: l’adozione a distanza di un cane maltrattato e salvato dalla stessa associazione.

La Lav, Lega Anti Vivisezione, rivolge l'iniziativa a tutti gli innamorati in vista della festa più romantica dell’anno. E l’idea ha ottenuto molti consensi da parte dei vip da sempre impegnati per la tutela degli animali.

Attraverso un piccolo gesto si può scegliere l’adozione di cani curati dalla Lav e strappati a una vita di sofferenze, come la storia di Sam o Yoghi. Sam, ad esempio, viveva in una gabbia senza cibo nè un riparo adeguato. Adesso, dopo la condanna per maltrattamenti del suo ex proprietario, il cucciolo segue un percorso di rieducazione. Yoghi invece è stato liberato dopo anni di sofferenze, ora si muove su un carrellino a causa di una lesione midollare, ma ha ancora tanta solarità e vitalità.

Il progetto permetterà dunque alla Lav di continuare ad occuparsi delle cure e di ogni necessità di cui questi due cani hanno bisogno. E gli innamorati potranno fare un regalo un po' fuori dal comune rispetto ai classici peluches e cioccolatini a forma di cuore.

Franca Valeri, grande attrice da sempre in prima linea per la salvaguardia degli animali abbandonati, considera quella della Lav «una buonissima idea. Io sono molto vicina a questo tema e credoche si tratti di un contributo importante per salvare gli animali».

Anche Marisa Laurito accoglie con favore il progetto Lav: «È una bellissima iniziativa. Io sono appassionata di animali. Di cani abbandonati e maltrattati ce ne sono fin troppi quindi ben vengano queste iniziative».

mercoledì 9 febbraio 2011

I DUEZZAMPE E IL FUNERALE PER RICORDARE LA STRAGE DEGLI HUSKY


Questo è un blog volto ad evidenziare ciò che i Duezzampe stanno cominciando a fare per migliorare il rapporto con noi Quattrozzampe.
Per migliorare il rapporto intendo sancire quel rispetto che è dovuto ad ogni essere vivente.
Nella strage dei 100 Husky, di cui, forse, avete sentito parlare in questi giorni, di positivo non c'è alcuna cosa: anzi.
100 vite annientate. Annientate, come spesso accade, per un problema di soldi.
Ma, ora che questa strage è venuta allo scoperto, c'è chi ha voluto un funerale simbolico per ricordarne le vittime.
Io eFederica ci uniamo, virtualmente, a questa iniziativa.
Qualcuno si vuole aggiungere?
E, magari, firmare la petizione di protesta (http://www.thepetitionsite.com/1/prosecute-for-the-senseless-slaughter-of-100-sled-dogs/ )

Vogliamo credere che servirà qualcosa.

Vogliamo crederlo visto che, in tanti, abbiamo condannato questa strage.

lunedì 31 gennaio 2011

LA "TIGRE" LIBERATA


Dopo anni di prigionia, è stata liberata.
E, no: non si tratta di uno zoo...

"La tigre sequestrata al boss: animali e psiche mafiosa.
di Ciro Troiano pubblicata da OSSERVATORIO NAZIONALE ZOOMAFIA

La tigre sequestrata al boss: animali e psiche mafiosa.
Boss grandi e piccoli amano circondarsi di animali esotici o “pericolosi”. Animali utilizzati come simbolo di potere e forza, come il grifone o l’aquila bicefala sui blasoni delle antiche casate: sono l’araldica del potere, danno prestigio e incutono rispetto, ma sono i primi a patire le conseguenze delle attività criminali dei loro proprietari.E’ di stamattina la notizia del sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 1,5 milione di euro riconducibili a L. V. di Monteroni di Lecce, condannato per aver fatto parte del clan mafioso dei fratelli Tornese e assassinato lo scorso 22 dicembre. I beni sono stati sequestrati agli eredi dalla Direzione investigativa antimafia di Lecce: due bar-discoteca, due sale giochi, due abitazioni, due masserie, quattro ettari di terreni e un allevamento di “bestiame”.

La particolarità, presentata quasi come una curiosità, è che è stata sequestrata anche una tigre che L.V. custodiva da sedici anni nella sua masseria, tanto che lo stesso era soprannominato “L. della tigre”.

Il possesso di un animale “non convenzionale”, meglio se potente e feroce, rappresenta un classico dell’iconografia mafiosa. Nel sistema e nella psiche mafiosa, infatti, tra le funzioni che gli animali assumono vi è la funzione simbolica: gli animali sostituiscono quelle che una volta erano le insegne del potere e diventano portatori allegorici di forza, autorità e potenza.

Diverse operazioni di polizia sono state portate a termine con il sequestro di animali “feroci” tenuti da boss delle varie mafie. Leoni, leopardi, tigri facevano parte di strani safari domestici di proprietà di camorristi e mafiosi grandi e piccoli. Il boss che possiede questi animali si “nutre” della loro grandezza, del potere che rappresentano: gloria, potenza, bellezza. Sono il loro blasone animato. Una trasfigurazione simbolica, l’appropriarsi di valori altrimenti negati: i camorristi amano allevare “belve feroci”, come allegoria di una nobiltà che non hanno.

Si tratta di criminali che hanno il vezzo degli animali esotici, feroci, di cavalli da corsa o cani da combattimento per una sorta di “esperienza di sostituzione”: sostituiscono le loro miserie quotidiane con la bellezza e la potenza degli animali che imprigionano.

La criminalità vive anche di simboli, si appropria di valori ed emblemi e li trasforma secondo la sua visione e ne stravolge i significati poiché la psiche mafiosa impone un controllo assoluto su tutto: cose, uomini, animali non umani, e il loro ambiente. Come la tigre sequestrata, chiusa per decenni in una gabbia, mentre il boss veniva chiamato con un appellativo suggestivo e potente: “L. della tigre”. Senza la tigre, come lo avrebbero chiamato?

Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia - LAV"

mercoledì 26 gennaio 2011

INSOSTITUIBILE GATTO... ovvero il governo inglese adotta al gattile!


Una casa senza gatti è una tristezza...
Si sono convinti anche quelli che la pensavano diversamente.
E, ora, adottano al gattile...
"I topi ballano a Downing Street :"Serve un gatto"


Cameron corre ai ripari arruolando un cacciatore


ANDREA MALAGUTI

CORRISPONDENTE DA LONDRA
La scena è stata surreale. In una sala piena di giornalisti un portavoce del governo stava provando a spiegare che cosa avrebbe fatto Cameron per non subire il contraccolpo delle inaspettate stime al ribasso del Pil britannico. Un momento di tensione vera. Con tempismo impagabile un giornalista del Daily Mail si è alzato in piedi e con voce seria ha detto: «Perfetto, ma con i topi davanti a Downing Street come la mettiamo?». Il portavoce non ha perso l’aplomb: «Semplice, prenderemo un gatto». Boato. Da quell’istante non si è parlato d’altro.

Il Felino di Governo, «the First Cat», è diventato una necessità la settimana scorsa. Gary O’Donoghue, corrispondente politico della Bbc, era in collegamento davanti al Numero 10 illuminato da un faro che penetrava la notte quando uno spocchiosissimo ratto è scivolato davanti al prestigioso portone. Le immagini hanno fatto il giro del mondo. Cameron si è infastidito ma ha deciso di sorvolare: con tre figli piccoli non aveva nessuna intenzione di prendersi cura anche di un felino. Dove avrebbe abitato quello, poi? Al numero 11, con loro?

«Impensabile», si era detto, ignorando il fatto che già la Thatcher prima e Major poi, avevano spalancato le sale del potere al mitico Wilberforce tra il 1973 e il 1987 e al lunatico Humphrey negli Anni Novanta. Avevano un appannaggio di 120 sterline. Era stata Cherie Blair a interrompere la catena. «I gatti sono sporchi».

Peccato che l’increscioso episodio si sia ripetuto identico, anzi peggio, nel giro di poche ore. Questa volta davanti alle telecamere di Itv. I topi erano due. Il popolo del web è esploso. «Sono almeno tre, proprio come Cameron, Clegg e Osborne, triade famelica che si è buttata sul formaggio Paese». E così hanno ribattezzato i ratti: David, Nick e George. Smacco insopportabile. Downing Street ha deciso di correre ai ripari. «Un topo che corre davanti al numero 10 è un fatto curioso la prima volta, un disastro per le pubbliche relazioni a partire dalla seconda». Cameron ha abbracciato la moglie Samantha e le ha detto pragmatico: «Cerchiamolo al rifugio dei randagi, cara». Un solitario gatto di periferia. Affamato e politicamente corretto. "

sabato 22 gennaio 2011

LA CORRIDA VIETATA IN TV


Gli spagnoli che ancora si ostinano a difendere la corrida sostengono che sia un evento da salvaguadare perchè appartenente "alla cultura del paese".
Sarà... ma, intanto, è stata vietata la sua trasmissione in tv nella fascia protetta poichè ritenuta troppo violenta per i giovanissimi, i quali potrebbero rimanere turbati dagli atti di violenza sugli animali.
Ora, dico, ma quando mai la cultura, LA CULTURA VERA intendo, è vietata o turba?
Mi sa che la corrida, quindi, di culturale ha ben poco... anzi niente!

Ecco il servizio...:

"Stop alle corride sulla tv spagnola

MADRID
La tv di stato spagnola ha deciso di non trasmettere più in diretta lo spettacolo delle corride, per evitare la messa in onda di scene di violenza in un orario, dalle cinque del pomeriggio, di massimo ascolto per bambini e giovanissimi.

La Radio Television Espanola (Rtve) «non trasmetterà corride a causa dell’orario in fascia protetta», ha spiegato la tv di stato, rilevando che i giovanissimi potrebbero rimanere turbati nel vedere atti di violenza contro gli animali.

Rtve rileva comunque di non essere contraria alle corride o indifferente al mondo della tauromachia che continuerà a seguire nella programmazione, prendendone in considerazione gli aspetti letterari, ambientali e sociali.

La decisione potrebbe riaccendere il dibattito tra i favorevoli e i contrari alla corrida.Nel luglio dell’anno scorso la Catalogna è diventata la seconda regione spagnola a proibire le corride dopo le Canarie che le misero al bando nel 1991. "

La zampa.it 15/01

mercoledì 19 gennaio 2011

SE VEDETE DEI MALTRATTAMENTI, DENUNCIATELI: POTETE SALVARE UNA VITA


Vi è capitato di veder maltrattare un Quattrozzampe da un vicino?
Un gatto o un cane lasciato sempre sul balcone, picchiato o altro?
Denunciate il caso - alla Polizia (113) Carabinieri (112) o alla Polizia Municipale - o chiedete aiuto ad un'associazione animalista: potete salvare una vita...
Leggete qui :

" Tortura il cane: sei mesi di carcere

Il tribunale di Atene condanna l'uomo ad una reclusione in cella con multa


Da troppo tempo torturava il suo cane di appena sei mesi, e il tribunale di Atene lo ha condannato a 6 mesi di reclusione con un’ammenda di 1.000 euro.
Ma sei mesi non bastano per alcune società greche per la protezione degli animali, che hanno chiesto una modifica della legge per consentire pene più severe, e un periodo di tempo più lungo che l'uomo dovrà scontare in cella.

L’accusato era stato denunciato da vicini e soprattutto dai bambini, dopo che l’animale, un bastardino bianco e nero di nome Manolo, aveva tentato per l’ennesima volta di fuggire al suo torturatore, che lo prendeva regolarmente a calci e lo bruciava con l’acqua bollente e con altre sostanze abrasive. Un inferno dal quale il povero Manolo aveva più volte tentato invano di evadere.

L’animale aveva subito ustioni e ferite su gran parte del corpo: adesso verrà curato, in attesa che qualcuno voglia adottarlo.Vivi Katiforis, dell’associazione Amici degli Animali, ha ringraziato i bambini coraggiosi che hanno denunciato il torturatore, e si sono presentati in tribunale.

«Senza di loro le cose sarebbero andate diversamente» ha detto sottolineando l’esemplarità della condanna con la massima pena prevista. Ma, ha aggiunto, la legge è insufficiente e bisogna cambiarla. "
La zampa.it 12/01

martedì 18 gennaio 2011

CHI CACCIA LA VOLPE, VIENE FERITO...


Sono, storicamente, ritenute degli animali estremamente furbi.
E a chi le caccia, guardate cosa succede...della serie, ciò che fai, ti torna indietro!

"Volpe ferita spara al cacciatore

Storia incredibile in Bielorussia


Si dice che le volpi siano furbe e spesso le invenzioni mitologiche hanno un che di verità di fondo.

La steppa bielorussa è stata teatro di un episodio a dir poco bizzarro. Una volpe ferita ha sparato al cacciatore che aveva cercato di ucciderla, facendolo finire in ospedale con un
proiettile in una gamba.

Dopo aver colpito la volpe, l’uomo le si è avvicinato cercando di immobilizzarla e finirla a mani nude. L’animale ha reagito e nella colluttazione con una zampa ha azionato il grilletto del fucile facendo partire il colpo ancora in canna. Poi è fuggita.

È accaduto nella regione di Grodno, in Bielorussia, e la notizia, degna di un manuale del giornalismo, viene pubblicata oggi dai principali medià russi che ricostruiscono con abbondanza di particolari la dinamica di un incidente che ha dell’incredibile.

A giudicare dai fatti, il quanto mai astuto animale si è finto morto per poi partire all'attacco saltando contro il cacciatore e a premendo casualmente il grilletto quando questi ha poggiato l’arma accanto alla volpe. "

La Zampa.it 14/1

venerdì 14 gennaio 2011

UNA BUONA, OTTIMA, RINCUORANTE NOTIZIA!!!!!!


UNA NOTIZIA.
BUONA, OTTIMA, RINCUORANTE NOTIZIA!

"22 dicembre 2010

Niente animali esotici nei circhi

Ordinanza del sindaco contro l’utilizzo di alcune specie negli spettacoli


Un’ordinanza del sindaco del Comune di Ferrara, sottoscritta nella giornata di oggi vieta infatti l’attendamento nel territorio comunale, compresi i terreni privati, di circhi che abbiano al seguito esemplari appartenenti a specie riconosciute incompatibili con la detenzione per attività circense o per spettacoli itineranti. La misura vale in particolare per: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe e rapaci diurni e notturni, il cui impiego negli spettacoli viaggianti “rende impossibile – si legge nel documento – garantire le condizioni minime di spazio e di temperatura indispensabili per una corretta detenzione e risulta dunque del tutto incompatibile con l’attività circense”.

Il provvedimento vieta inoltre l’utilizzo e l’esposizione di rettili, in considerazione anche dell’assenza di protocolli operativi per il controllo delle malattie infettive e diffusive di queste specie.

La stesura dell’ordinanza ha visto il coinvolgimento delle associazioni animaliste (tra cui OIPA) e del Servizio Veterinario dell’azienda Usl di Ferrara, “assieme ai quali il Comune – recita una velina del municipio – ha voluto riaffermare il riconoscimento dei valori della diversità e della soggettività di ciascuna specie, individuando quelle per le quali il modello di gestione circense non può conciliarsi con la necessità di rispettarne le caratteristiche e le esigenze”. !

domenica 2 gennaio 2011

LASCIATEMI DIRE...






E' appena iniziato l'anno nuovo.
Ed eccovi delle foto: sì, sono proprio io.
Lasciatemi dire che sono io, il gatto Set: gatto adulto.
Lasciatemi dire che sono io, il gatto Set: gatto fiv.
Lasciatemi dire che sono io, il gatto Set: gatto, adorato, coccolato, riverito, fortunato.
Lasciatemi dire che sono io, il gatto Set: gatto felice e felicità dei miei Duezzampe.
Lasciatemi dire che sono io, il gatto Set: ex-gatto di gattile.
LASCIATEMI DIRE COSA PUO' FARE UN'ADOZIONE...