GATTO ERGO SUM (Mursia) di Federica Sgarbi e Set

lunedì 28 febbraio 2011

LO SDEGNO BLOCCA LA CINA


Io e Federica ne avevamo parlato, in questo blog, lo scorso Marzo (http://gattoergosum.blogspot.com/2010/03/nasce-tiger-e-con-lui-la-speranza.html ).
Le agonie inferte agli orsi nelle fattorie cinesi della Bile sono, infatti, una grave e putrida piaga nel panorama del bistrattamento nei confronti di noi Quattrozzampe.
Contro questa realtà, infatti, sono sorte (e insorte) diverse associazioni, consentendo di salvare alcune vittime di quei luoghi.
Tuttavia, purtroppo, le fattorie continuano ad esistere.
Però...
Però, come sempre sostengo, le cose possono cambiare e denunciare, diffondere, insistere può fare la differenza.
E', infatti, successo di recente. L'azienda farmaceutica Gui Zheng Tang ha deciso di presentare domanda per entrare in borsa, ma la "rivoluzione" mediatica (e non) degli animalisti ha messo in forse l'accetazione di tale domanda.
Perchè? Certo, non per questioni etiche. Ma, intanto, un precedente è stato creato e un'altra piccola breccia scavata.

Ecco la notizia da La Zampa.it del 27 Febbraio:

"BLOCCATA LA QUOTAZIONE DI UNA SOCIETÀ FARMACEUTICA: MALTRATTA GLI ANIMALI

Cina, l'orso non va in Borsa

Proteste sul Web contro l'azienda che estrae la bile dai plantigradi


ILARIA MARIA SALA

HONG KONG
La Cina non è certo nota per le campagne animaliste: così, quando l’azienda Gui Zheng Tang Pharmaceutical ha deciso di fare domanda per essere quotata alla Borsa di Shenzhen (ChiNext, creata per aziende tecnologiche), si aspettava di dover rispondere alle domande dei regolatori finanziari sulla salute del suo bilancio, ma non aveva previsto la reazione infuriata del Web cinese da parte di chi disapprova il suo commercio in bile d’orso.

La bile d’orso, un ingrediente utilizzato in certa medicina tradizionale cinese per preparare tonici per capelli o per aumentare la potenza sessuale maschile, è infatti estratta con sofferenze enormi per gli animali: un catetere viene infilato di volta in volta nella vescica biliare orsina, e dei tagli sono praticati sull’addome delle bestie.

La ferita dove è inserito il catetere viene solitamente lasciata aperta, per maggior praticità all’inserzione successiva, e molti orsi ingabbiati nelle fabbriche di bile soffrono di infezioni tali da portare anche al decesso dell’animale.

Da anni, diversi gruppi portano campagne per salvare gli orsi dalle mani di chi vuole estrarne la bile. Fra queste spicca la Animal Asia Foundation, di Hong Kong, che promuove estese campagne di sensibilizzazione in Cina, facendo adottare gli orsi malati che sono stati strappati alle mani delle fabbriche di bile.

L’allarme, dopo l’annuncio della Gui Zheng Tang, è stato lanciato da Yi Jichun, un giornalista televisivo della provincia meridionale del Yunnan (uno degli habitat naturali degli orsi neri, o orsi luna, cinesi, i più pregiati per la loro bile), che ha messo su sina.weibo.cn (uno dei cloni cinesi di Twitter) un messaggio accorato: «Se la Gui Zheng Tang viene approvata in Borsa, sarà la fine degli orsi». In un solo giorno, il suo appello è stato ritrasmesso 8700 volte e la campagna è esplosa sul Web.

In un comunicato l’azienda farmaceutica aveva annunciato non solo di voler raccogliere capitali in Borsa, ma anche di aver previsto di espandersi in maniera significativa, passando dagli attuali 700 orsi in cattività, a 1200, per raggiungere una produzione annuale di 4000 tonnellate di bile. L’azienda, che sostiene di portare avanti l’estrazione della bile con metodi «poco dolorosi per gli orsi», è la terza più grande del settore in Cina (secondo la Aaf, nel Paese gli orsi ingabbiati in fabbrica per la loro bile sarebbero 10.000). La quotazione ha anche l’obiettivo di estendere il raggio d’azione della società a livello mondiale.

La quotazione in Borsa adesso è in forse: secondo il regolamento della Commissione regolatrice cinese, infatti, se le operazioni di un’azienda sono considerate «contrarie all’interesse pubblico», la sua richiesta di quotazione può essere bloccata. Un portavoce della Commissione ha dichiarato che la richiesta della Gui Zheng Tang sta venendo sottoposta a una nuova revisione, e che una decisione finale non è ancora stata presa."

giovedì 24 febbraio 2011

CI SALVA ISOTTA

Una notizia molto a "4 zampe". Decisamente.
L'ENPA lancia ISOTTA, l'unità mobile che serve a prestare soccorso ai pelosi in caso di catastrofi naturali.

Una soluzione utile e intelligente che può salvare vite, evitare sofferenze e migliorare la convivenza.

Da LaZampa.it del 21/2

"Arriva Isotta, il primo soccorso
per animali in difficoltà


L'unità mobile di soccorso veterinario dell'Enpa agirà in caso di catastrofi naturali


Da oggi sulle strade, in aiuto agli animali colpiti da terremoti, inondazioni e altre catastrofi naturali, arriva «Isotta», la prima unità mobile di soccorso veterinario dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali).

Lo speciale mezzo di primo soccorso, che prende nome dalla gatta salvata tra le rovine di Onna dopo il terremoto in Abruzzo, sarà allestito con i più moderni dispositivi medico-veterinari. A bordo saranno presenti una macchina per l’ossigenoterapia, una lettiga speciale per trasporto di animali fino a 100 kg che potrà essere usata anche su terreni accidentati e trasformata in tavolo operatorio itinerante, delle guide per il carico di animali pesanti ed un porta-feriti supplementare.

«Spesso il soccorso veterinario è rimasto inattuato o è stato affidato ad iniziative volontaristiche dei singoli - ha commentato Marco Bravi, responsabile del Centro comunicazione e sviluppo dell’associazione - Sarebbe invece necessario prevedere una unità destinata proprio a loro che permetta di affrontare con lucidità tutti i problemi che si
possono presentare».

Subito dopo il terremoto dell’Aquila sono stati 5000 gli animali domestici che hanno «vagato nel nulla»per giorni. I volontari delle associazioni hanno censito nelle tende 2.134 cani e 536 gatti, effettuando 3.738 interventi di assistenza clinica e 805 interventi di assistenza chirurgica e recuperando 884 cani e 325 gatti.

Padrino d'eccezione della presentazione del mezzo a Milano è stato Edoardo Stoppa, «il fratello degli animali» di Striscia La Notizia.

giovedì 17 febbraio 2011

FESTA DEL GATTO PER...



17 FEBBRAIO, FESTA DEL GATTO.
FESTA DEL GATTO PER RICORDARE ALBA
FESTA DEL GATTO PERCHE’ NON ACCADA PIU’ CIO’ CHE E’ ACCADUTO A SWEETY
FESTA DEL GATTO PERCHE’ ACCADA ANCORA E SEMPRE PIU’ SPESSO CIO’ CHE E’ ACCADUTO A ME,
A BIAGINO,
A FEVER ,
A FILIPPO, A TOGO, A GARFIELD

Per chi non sapesse, ecco le loro storie…
Alba: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/search?q=alba
Sweety: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/06/sweety-quando-la-vita-non-e-dolce.html
Set: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2009/10/buona-vita-set-dagli-occhi-blu.html
Biagino: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/01/biagy-biagino-e-la-favola-diventata.html
Fever: http://dellafilosofiaedeigatti.blogspot.com/2010/01/fiv-fiv-fever-il-problema-non-problema.html

mercoledì 16 febbraio 2011

MOLTO RUMORE PER QUALCOSA. ANZI PER TANTO.


Shakespeare diceva"molto rumore per nulla".

Ma, il rumore, le proteste, le denunce - qui lo abbiamo sempre detto - possono fare la differenza.

Sicuramente, l'hanno fatta per le centinaia di balene risparmiate, da oggi, grazie agli attivi "NO" degli animalisti alla caccia giapponese.
Un evento prezioso che fa ben sperare.

Da La Zampa.it del 16/2

"Il Giappone sospende la caccia alle balene
Lo stop dopo le polemiche e i blitz in mare degli ambientalisti di Sea Shepherd


La caccia asfissiante ai cacciatori di balene si è dimostrata vincente: gli ecopirati di Sea Shepherd hanno spinto il Giappone ad annunciare un’inusuale sospensione, la prima del suo genere, dei programmi di pesca nelle acque dell’Antartico a causa delle "rischiose proteste".

«Garantire la sicurezza è una priorità e per il momento le navi hanno sospeso la caccia a fini scientifici. Ora stiamo valutando cosa fare», ha reso noto in giornata Tatsuya Nakaoku, funzionario dell’Agenzia della pesca nipponica, secondo cui il rientro anticipato della flotta «è un’opzione» che, con il passare del tempo, diventa sempre più verosimile.

Le interferenze degli attivisti di Sea Shepherd erano ormai diventate più insistenti e avevano causato il totale disappunto in Giappone, uno dei tre Paesi al mondo dove la caccia ai cetacei è permessa per «l’importante tradizione culturale». Tre navi dell’associazione fondata da Paul Watson, incluso l’intercettore superveloce Gojira (il nome giapponese del mostro cinematografico Godzilla), avevano individuato le baleniere nipponiche, tallonando e isolando l’ammiraglia Nisshin Maru per dare il via alla battaglia nell’oceano tra getti d’acqua, funi gettate in mare per imbrigliare le eliche e lancio di fumogeni.

«La caccia alle balene per fini scientifici condotta dalla Nisshin Maru è stata sospesa per garantire la sicurezza della flotta, inseguita dalle unità della Sea Shepherd dallo scorso 10 febbraio», ha dovuto ammettere oggi il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano, che in una conferenza stampa ha espresso «pieno rammarico» per l’attività pericolosa degli ecopirati. Watson, da parte sua, ha manifestato «piena soddisfazione» per l’esito della campagna ’nessun compromessò e, a bordo dell’ammiraglia Steve Irwin, ha detto di «ritenere chiusa la stagione di caccia nipponica, in netto anticipo. Loro sanno che non sono saranno capaci di uccidere altre balene ed è probabile decidano di gettare la spugna». La flotta giapponese è stata spinta a «2.000 miglia a est dall’area di caccia alle balene», vicino alle acque del Cile su una rotta non seguita dai cetacei.

Il Sol Levante ha introdotto il concetto di «caccia ai fini scientifici» per aggirare la moratoria internazionale del 1986, sostenendo di aver diritto a valutare l’impatto delle balene sull’industria della pesca. La flotta nell’Antartico, composta da un equipaggio di 180 persone su quattro navi, aveva lasciato il Giappone lo scorso anno con il proposito di catturare 850 balenottere minke entro fine marzo: un obiettivo velleitario, visto che già nello stesso periodo del 2010 il target raggiunto era di 506 unità a causa delle difficoltà nelle attività e degli scontri diplomatici con Nuova Zelanda e Australia. Canberra ha di recente denunciato Tokyo al tribunale dell’Aia per fermare la caccia nel ’santuariò dell’Antartico, mentre un attivista neozelandese di Sea Shepherd, Pete Bethune, è stato condannato a luglio in Giappone a due anni di carcere con la sospensione della pena per l'assalto di inizio 2010 a una delle baleniere nipponiche. "

martedì 15 febbraio 2011

GATTO ERGO SUM: RECENSIONE DELL'OIPA

Recensione OIPA del libro Gatto ergo sum di Set e Federica Sgarbi


Qualche tempo fa, è uscita una recensione di Gatto ergo sum - Gatto quindi sono sulla rivista Gli altri animali. Si tratta della rivista ufficiale dell'OIPA, una delle più importanti associazioni onlus, attive in Italia per il riconoscimento dei diritti degli animali.
Ecco la recensione ad opera del Presidente, Massimo Comparotto
:


"GATTO ERGO SUM, GATTO QUINDI SONO.

Il titolo del nuovo libro di Federica Sgarbi, che ho avuto il piacere di presentare alla Libreria Mursia in occasione della sua uscita, è di per sé molto esplicativo su un fatto: è stato scritto per mano, scusate, per zampa di un gatto. Il suo nome è Set, nato a Ferrara. Specializzatosi presso il Gattile Casa Stella, in Etica comparata e Studio del comportamento umano, è ora titolare di cattedra, presso un’importante università romana. Recentemente ha adottato una coppia di umani, affetti da gattofilia acuta, ai quali è veramente molto affezionato.

L’autrice “umana” ha infatti quella rara capacità narrativa di calarsi totalmente nel protagonista, il gatto, in quello che realmente pensano i gatti, così come il miglior attore di cinema si cala nella parte del personaggio da interpretare con il classico “Metodo Stanislavskij”. E nelle brevi storie che ci racconta, certamente ci riesce.
Storie di “a-mici” gatti che ci regalano alcuni momenti dolci, che ci fanno sorridere e a volte commuovere come si commuove il bambino che è in noi di fronte alle cose semplici che la vita ci offre e di cui da grandi ci dimentichiamo di avere. Come è narrato nella storia, vera, del gatto Biagino, paralizzato alle due zampette posteriori, ma non per questo meno forte, meno gatto di altri.

Simpatiche le appendici finali dell’autrice “umana” Federica Sgarbi, da poco trasferitasi nell’affascinante Terra d’Oriente del Sol Levante, ad Osaka, in Giappone, come il “Sonetto rimato, gatto adottato”, la “Piccola favola zen del gatto e del monaco Joshu”, le “Frasi e proverbi celebri della tradizione popolare felina”, “Il miciolario della lingua gattosa” o il capitoletto sui consigli per dare un nome al vostro nuovo compagno felino, con i nomi, tutti, rigorosamente giapponesi.

Il libro è anche un’occasione per affrontare alcune tematiche care a noi animalisti: “Aiutatemi – scrive Set – Aiutatemi a trasformare le cose. Aiutatemi a svuotare i gattili. Aiutatemi a svuotare i canili. Aiutatemi a chiudere gli zoo e tutti i luoghi in cui noi non siamo. Cose impossibili, dite?”


Ma come ci ricorda Set, il gatto zen, e come ho sempre creduto anch’io nel corso di tanti anni di battaglie animaliste: credere nelle cose impossibili è il primo passo per riuscire a realizzarle.
Massimo Comparotto

domenica 13 febbraio 2011

SAN VALENTINO GATTOFILO


Ecco arrivare il giorno di San Valentino, giorno degli Innamorati e, quindi, dell'Amore.
Tutti gli anni si spendono soldi per regali e cioccolata.
La LAV ha proposto di regalare, in questa dolce ricorrenza, un'adozione a distanza per i i cani.
Ci sembra un'ottima e utile pensata.
Solo, io e Federica vorremmo aggiungere anche l'adozione a distanza per i mici, che molti gattili propongono di fare, permettendo agli ospiti vite un pochino più speciali.
O, magari, un'adozione non solo a distanza - e perchè no anche di altri pelosi - purchè sia un'adozione meditata.
Proponiamo un SAN VALENTINO gattofilo, dunque, che proprio il 14 Febbraio, potrebbe così portare tanta dolcezza e Amore in più.
Articolo La Zampa.it 12 Febbraio:
"Per San Valentino
adotta un cane a distanza

Questa l'idea della Lav rivolta a tutti gli innamorati, e accolta con entusiasmo da alcuni vip

«A S.Valentino scegli di fare un regalo con il cuore: dedica un pensiero alla persona che ami, ma non solo. Scegli un dono Lav e aprirai il tuo cuore anche agli animali». Queste le parole usate dalla Lav nel proprio sito per sensibilizzare tutti gli innamorati verso una iniziativa romantica e solidale: l’adozione a distanza di un cane maltrattato e salvato dalla stessa associazione.

La Lav, Lega Anti Vivisezione, rivolge l'iniziativa a tutti gli innamorati in vista della festa più romantica dell’anno. E l’idea ha ottenuto molti consensi da parte dei vip da sempre impegnati per la tutela degli animali.

Attraverso un piccolo gesto si può scegliere l’adozione di cani curati dalla Lav e strappati a una vita di sofferenze, come la storia di Sam o Yoghi. Sam, ad esempio, viveva in una gabbia senza cibo nè un riparo adeguato. Adesso, dopo la condanna per maltrattamenti del suo ex proprietario, il cucciolo segue un percorso di rieducazione. Yoghi invece è stato liberato dopo anni di sofferenze, ora si muove su un carrellino a causa di una lesione midollare, ma ha ancora tanta solarità e vitalità.

Il progetto permetterà dunque alla Lav di continuare ad occuparsi delle cure e di ogni necessità di cui questi due cani hanno bisogno. E gli innamorati potranno fare un regalo un po' fuori dal comune rispetto ai classici peluches e cioccolatini a forma di cuore.

Franca Valeri, grande attrice da sempre in prima linea per la salvaguardia degli animali abbandonati, considera quella della Lav «una buonissima idea. Io sono molto vicina a questo tema e credoche si tratti di un contributo importante per salvare gli animali».

Anche Marisa Laurito accoglie con favore il progetto Lav: «È una bellissima iniziativa. Io sono appassionata di animali. Di cani abbandonati e maltrattati ce ne sono fin troppi quindi ben vengano queste iniziative».

mercoledì 9 febbraio 2011

I DUEZZAMPE E IL FUNERALE PER RICORDARE LA STRAGE DEGLI HUSKY


Questo è un blog volto ad evidenziare ciò che i Duezzampe stanno cominciando a fare per migliorare il rapporto con noi Quattrozzampe.
Per migliorare il rapporto intendo sancire quel rispetto che è dovuto ad ogni essere vivente.
Nella strage dei 100 Husky, di cui, forse, avete sentito parlare in questi giorni, di positivo non c'è alcuna cosa: anzi.
100 vite annientate. Annientate, come spesso accade, per un problema di soldi.
Ma, ora che questa strage è venuta allo scoperto, c'è chi ha voluto un funerale simbolico per ricordarne le vittime.
Io eFederica ci uniamo, virtualmente, a questa iniziativa.
Qualcuno si vuole aggiungere?
E, magari, firmare la petizione di protesta (http://www.thepetitionsite.com/1/prosecute-for-the-senseless-slaughter-of-100-sled-dogs/ )

Vogliamo credere che servirà qualcosa.

Vogliamo crederlo visto che, in tanti, abbiamo condannato questa strage.