Oggi voglio ricordare un mio amico.
Certo, non l'ho conosciuto direttamente.
Ma ho saputo di lui lo scorso autunno, quando si è parlato della sua esasperazione.
Esasperazione in un circo.
Ora Orso (non so quale fosse il suo nome: io ho deciso di chiamarlo così) non c'è più: ha pagato quella esasperazione.
Ma io voglio ricordarlo come simbolo di una situazione che, spero, non si riproponga più.
Se avete voglia, leggete. E, se avete voglia, mandate una email per sostenere le proposte di legge che, in Italia, vogliono sottrarre gli animali alla dolorosa, umiliante vita dei circhi.
Firmato il micio Set
"Ha trovato il coraggio di ribellarsi e per questo è stato fucilato sul posto, come uno schiavo, come un prigioniero che, raggiunto il limite massimo dell’esasperazione, si lancia tra le braccia della morte certa, trascinando con sè il suo carceriere.
E' successo l’altro ieri a Bisheck, capitale dello stato del Kirghizistan, nell’Asia Centrale, dove il circo russo «Orsi sul ghiaccio» stava provando, per l’ennesima volta, uno dei numeri cui questi plantigradi devono sottomettersi per strappare un sorriso al pubblico che ignora a quali torture e vessazioni siano sottoposti per raggiungere tali performance.
L’orso, da cinque anni schiavizzato dai circensi, indossava i pattini, mediante i quali, era tenuto a volteggiare sulla pista di ghiaccio assieme ai suoi sfortunati fratelli.
Neanche fosse un artista di «Holiday on ice», il più prestigioso circo sul ghiaccio del mondo, neanche fosse una ballerina ai campionati del mondo di pattinaggio artistico.
Vi immaginate quale piacere deve provare un orso che pesa diverse tonnellate a volteggiare con i pattini su una pista di ghiaccio? Non per niente orsi e ippopotami sono spesso offerti al pubblico dei bambini in queste ridicole posizioni: solo che si tratta di Fantasia o di uno dei mille cartoon dove animali goffi e impacciati sono trasformati in ballerini che piroettano nella pellicola strappando risate senza fine a bimbi e nonni.
In Russia invece, così come in molte altre parti del mondo, non si tratta di finzione, niente cartoon, niente fumetti. La tradizione consolidata vuole che gli orsi, ben istruiti fin da cuccioli, facciano le loro evoluzioni sul ghiaccio muniti di pattini e giochino partite di hockey dotati di elmetto, tuta e bastoni. Solo pochissimi giorni fa è arrivato, a Milano, Toni Rider, che ha lavorato in decine di circhi nel mondo, e, dopo essersi pentito di quanto ha fatto e visto, ha reso finalmente noto, da addetto ai lavori, cosa in realtà avviene lontano dalle luci della ribalta.
Catene, bastoni, pugni, calci, frustate.
Questi sono gli attrezzi con i quali far ballare gli orsi, mettere in riga le tigri e costringere gli elefanti ad alzare i poderosi corpi uno sulla schiena dell’altro. Nell’intervista che ci ha concesso, Rider ha affermato di avere visto un elefantino di pochi mesi ucciso a bastonate, perchè opponeva resistenza.
Dove? In quale circo? Ma proprio in quello che stasera finalmente smonta il tendone a Milano e se ne andrà in altri Paesi a mostrare spettacoli vergognosi quanto diseducativi, con il beneplacito di governi (di destra, centro e sinistra) senza palle per fermarli.
Non sappiamo il nome dell’ orso ribelle di Mosca.
Ci hanno fatto sapere soltanto che, durante una prova coi pattini, ha gettato sul ghiaccio tal Mr Potapov, direttore del circo e un suo collaboratore che lo voleva soccorrere.
Il primo è morto, l’altro è in fin di vita. A tragedia avvenuta è arrivata solerte la polizia che ha fucilato l’orso sulla pista.
I suoi pattini si sono staccati e giacciono ancora là sul ghiaccio, mentre, ci fa sapere un’agenzia di stampa sovietica: «gli esperti stanno studiando cosa abbia mosso l’orso a un gesto così estremo».
Già nel 2002, nel piccolo zoo di Bisheck, un orso aveva attaccato e ucciso un bambino che lo voleva accarezzare. Il gruppo di esperti chiamato a indagare trovò la soluzione all’arcano: l’orso mangiava poco o niente. E allora, ve lo dico io, senza bisogno di gruppi di esperti, cosa è scattato nell’orso coi pattini: la vendetta per anni di soprusi, di vessazioni, di torture, di umiliazioni. Ha preferito crollare sul ghiaccio, suo ancestrale amico, ma senza quei ridicoli pattini d’acciaio che ha lanciato ai bordi della pista prima che il cuore si fermasse."
Da Il Giornale 31 ottobre 2009
PER SOSTENERE LE PROPOSTE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEL CIRCO POTETE SCRIVERE A:
aprea_v@camera.it, frassinetti_p@camera.it, nicolais@camera.it,
detorre_l@camera.it, goisis_p@camera.it, carlucci_g@camera.it
oppure, col ";" come separatore:
aprea_v@camera.it; frassinetti_p@camera.it; nicolais@camera.it;
detorre_l@camera.it; goisis_p@camera.it; carlucci_g@camera.it
inviando il testo sottostante in forma di petizione, ricordando di
mettere in fondo il vostro nome e cognome.
Vi preghiamo di NON inviare tutto il presente messaggio agli indirizzi
indicati, ma solo il testo che trovate qui sotto, grazie. Ricordate
anche di mettere un oggetto al vostro messaggio, non lasciatelo vuoto.
Petizione da inviare:
--------------------------------
Alla Presidente
ai vicepresidenti
ai segretari
della Commissione Cultura
e alla relatrice del testo unificato dei progetti di legge nn.
136-459-769-1018-1156-1183-1480-1564-1610-1849-1935-2280
Gentili deputati,
in merito al problema dello sfruttamento degli animali nei circhi,
DATO CHE:
- è stato dimostrato da numerose investigazioni sotto copertura che nei
circhi con animali il metodo normale di addestramento è usare la
violenza; un documentario di esempio:
http://www.tvanimalista.info/video/animali/circo-animali-stop-sofferenza/
- oltre alla violenza dell'addestramento, gli animali sono tenuti
continuamente in piccole gabbie, e questo da solo porta a un'enorme
sofferenza e costituisce un tipo di maltrattamento che per gli animali
d'affezione è vietato dalla legge (e gli animali d'affezione sono molto
più piccoli, e non selvatici; animali grandi e per loro natura selvatici
soffrono in modo enormemente maggiore);
- un numero sempre maggiore di nazioni, in Europa e in altre parti del
mondo, stanno vietando l'utilizzo di animali nei circhi, e sostenendo
gli spettacoli senza animali - ogni anno che passa sono sempre di più le
leggi approvate in questo senso e le proposte di legge presentate sul tema;
I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO
che nella discussione del progetto di legge che regolera' la materia si
inserisca una norma che preveda l'eliminazione dei contributi statali ai
circhi che usano animali e che si preveda il divieto dell'utilizzo di
animali nei circhi, eventualmente in modo graduale ma in tempi brevi,
incentivando invece soltanto gli spettacoli senza animali.
In fede,
... nome cognome ...
Certo, non l'ho conosciuto direttamente.
Ma ho saputo di lui lo scorso autunno, quando si è parlato della sua esasperazione.
Esasperazione in un circo.
Ora Orso (non so quale fosse il suo nome: io ho deciso di chiamarlo così) non c'è più: ha pagato quella esasperazione.
Ma io voglio ricordarlo come simbolo di una situazione che, spero, non si riproponga più.
Se avete voglia, leggete. E, se avete voglia, mandate una email per sostenere le proposte di legge che, in Italia, vogliono sottrarre gli animali alla dolorosa, umiliante vita dei circhi.
Firmato il micio Set
"Ha trovato il coraggio di ribellarsi e per questo è stato fucilato sul posto, come uno schiavo, come un prigioniero che, raggiunto il limite massimo dell’esasperazione, si lancia tra le braccia della morte certa, trascinando con sè il suo carceriere.
E' successo l’altro ieri a Bisheck, capitale dello stato del Kirghizistan, nell’Asia Centrale, dove il circo russo «Orsi sul ghiaccio» stava provando, per l’ennesima volta, uno dei numeri cui questi plantigradi devono sottomettersi per strappare un sorriso al pubblico che ignora a quali torture e vessazioni siano sottoposti per raggiungere tali performance.
L’orso, da cinque anni schiavizzato dai circensi, indossava i pattini, mediante i quali, era tenuto a volteggiare sulla pista di ghiaccio assieme ai suoi sfortunati fratelli.
Neanche fosse un artista di «Holiday on ice», il più prestigioso circo sul ghiaccio del mondo, neanche fosse una ballerina ai campionati del mondo di pattinaggio artistico.
Vi immaginate quale piacere deve provare un orso che pesa diverse tonnellate a volteggiare con i pattini su una pista di ghiaccio? Non per niente orsi e ippopotami sono spesso offerti al pubblico dei bambini in queste ridicole posizioni: solo che si tratta di Fantasia o di uno dei mille cartoon dove animali goffi e impacciati sono trasformati in ballerini che piroettano nella pellicola strappando risate senza fine a bimbi e nonni.
In Russia invece, così come in molte altre parti del mondo, non si tratta di finzione, niente cartoon, niente fumetti. La tradizione consolidata vuole che gli orsi, ben istruiti fin da cuccioli, facciano le loro evoluzioni sul ghiaccio muniti di pattini e giochino partite di hockey dotati di elmetto, tuta e bastoni. Solo pochissimi giorni fa è arrivato, a Milano, Toni Rider, che ha lavorato in decine di circhi nel mondo, e, dopo essersi pentito di quanto ha fatto e visto, ha reso finalmente noto, da addetto ai lavori, cosa in realtà avviene lontano dalle luci della ribalta.
Catene, bastoni, pugni, calci, frustate.
Questi sono gli attrezzi con i quali far ballare gli orsi, mettere in riga le tigri e costringere gli elefanti ad alzare i poderosi corpi uno sulla schiena dell’altro. Nell’intervista che ci ha concesso, Rider ha affermato di avere visto un elefantino di pochi mesi ucciso a bastonate, perchè opponeva resistenza.
Dove? In quale circo? Ma proprio in quello che stasera finalmente smonta il tendone a Milano e se ne andrà in altri Paesi a mostrare spettacoli vergognosi quanto diseducativi, con il beneplacito di governi (di destra, centro e sinistra) senza palle per fermarli.
Non sappiamo il nome dell’ orso ribelle di Mosca.
Ci hanno fatto sapere soltanto che, durante una prova coi pattini, ha gettato sul ghiaccio tal Mr Potapov, direttore del circo e un suo collaboratore che lo voleva soccorrere.
Il primo è morto, l’altro è in fin di vita. A tragedia avvenuta è arrivata solerte la polizia che ha fucilato l’orso sulla pista.
I suoi pattini si sono staccati e giacciono ancora là sul ghiaccio, mentre, ci fa sapere un’agenzia di stampa sovietica: «gli esperti stanno studiando cosa abbia mosso l’orso a un gesto così estremo».
Già nel 2002, nel piccolo zoo di Bisheck, un orso aveva attaccato e ucciso un bambino che lo voleva accarezzare. Il gruppo di esperti chiamato a indagare trovò la soluzione all’arcano: l’orso mangiava poco o niente. E allora, ve lo dico io, senza bisogno di gruppi di esperti, cosa è scattato nell’orso coi pattini: la vendetta per anni di soprusi, di vessazioni, di torture, di umiliazioni. Ha preferito crollare sul ghiaccio, suo ancestrale amico, ma senza quei ridicoli pattini d’acciaio che ha lanciato ai bordi della pista prima che il cuore si fermasse."
Da Il Giornale 31 ottobre 2009
PER SOSTENERE LE PROPOSTE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEL CIRCO POTETE SCRIVERE A:
aprea_v@camera.it, frassinetti_p@camera.it, nicolais@camera.it,
detorre_l@camera.it, goisis_p@camera.it, carlucci_g@camera.it
oppure, col ";" come separatore:
aprea_v@camera.it; frassinetti_p@camera.it; nicolais@camera.it;
detorre_l@camera.it; goisis_p@camera.it; carlucci_g@camera.it
inviando il testo sottostante in forma di petizione, ricordando di
mettere in fondo il vostro nome e cognome.
Vi preghiamo di NON inviare tutto il presente messaggio agli indirizzi
indicati, ma solo il testo che trovate qui sotto, grazie. Ricordate
anche di mettere un oggetto al vostro messaggio, non lasciatelo vuoto.
Petizione da inviare:
--------------------------------
Alla Presidente
ai vicepresidenti
ai segretari
della Commissione Cultura
e alla relatrice del testo unificato dei progetti di legge nn.
136-459-769-1018-1156-1183-1480-1564-1610-1849-1935-2280
Gentili deputati,
in merito al problema dello sfruttamento degli animali nei circhi,
DATO CHE:
- è stato dimostrato da numerose investigazioni sotto copertura che nei
circhi con animali il metodo normale di addestramento è usare la
violenza; un documentario di esempio:
http://www.tvanimalista.info/video/animali/circo-animali-stop-sofferenza/
- oltre alla violenza dell'addestramento, gli animali sono tenuti
continuamente in piccole gabbie, e questo da solo porta a un'enorme
sofferenza e costituisce un tipo di maltrattamento che per gli animali
d'affezione è vietato dalla legge (e gli animali d'affezione sono molto
più piccoli, e non selvatici; animali grandi e per loro natura selvatici
soffrono in modo enormemente maggiore);
- un numero sempre maggiore di nazioni, in Europa e in altre parti del
mondo, stanno vietando l'utilizzo di animali nei circhi, e sostenendo
gli spettacoli senza animali - ogni anno che passa sono sempre di più le
leggi approvate in questo senso e le proposte di legge presentate sul tema;
I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO
che nella discussione del progetto di legge che regolera' la materia si
inserisca una norma che preveda l'eliminazione dei contributi statali ai
circhi che usano animali e che si preveda il divieto dell'utilizzo di
animali nei circhi, eventualmente in modo graduale ma in tempi brevi,
incentivando invece soltanto gli spettacoli senza animali.
In fede,
... nome cognome ...
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