E' nato da 12 anni.
Vigila sullo sfruttamento degli animali nell'ambito della criminalità.
E' l'OSSERVATORIO NAZIONALE ZOOMAFIA.
Contro la violenza e gli abusi a chi non può denunciare.
"La LAV ha istituito nel 1998 l'Osservatorio Nazionale Zoomafia, organismo finalizzato all'analisi criminologica dello sfruttamento degli animali da parte delle organizzazioni criminali. La struttura rientra a pieno titolo fra i sistemi di controllo informale della criminalità ed è nata dall'esigenza sempre più crescente di esaminare e studiare in modo sistematico tale fenomeno e individuarne i possibili sviluppi.
L'Osservatorio, diretto dal dott. Ciro Troiano, collabora con tutti gli organi di polizia giudiziaria, con la magistratura, con vari osservatori sulla criminalità e le mafie. Pubblica annualmente il "Rapporto Zoomafia".
Lo sfruttamento criminale degli animali ha raggiunto negli ultimi anni livelli molto preoccupanti. Alcuni business, come quelli legati ai combattimenti tra animali e alle corse clandestine di cavalli, hanno suscitato l'interesse dei sodalizi criminali, tanto da far nascere il termine "zoomafia". La parola fa ormai da anni parte del lessico animalista e, in parte, giuridico. La sua diffusione è sempre più ampia e spazia negli ambiti più disparati: dalla filosofia del diritto alla politica, dal giornalismo alla psicologia alla criminologia.
L’edizione del 2008 del vocabolario italiano Zanichelli, lo Zingarelli, ha inserito zoomafiatra i neologismi, spiegando che è un “settore della mafia che gestisce attività illegali legate al traffico o allo sfruttamento degli animali".
Un altro vocabolario, “Il Grande Italiano” di Aldo Gabrielli, definisce la zoomafia come: “organizzazione criminale che trae profitto dal controllo di attività illegali che hanno al centro gli animali, quali corse clandestine, traffico di specie esotiche e sim.”
Il nuovo vocabolo, coniato dalla LAV circa 13 anni fa, indica più precisamente:
lo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole o associate o appartenenti a cosche mafiose o a clan camorristici.
E si riferisce anche alla nascita e allo sviluppo di un mondo delinquenziale diverso, ma parallelo e contiguo a quello mafioso, di una nuova forma di criminalità, che pur gravitando nell'universo mafioso e sviluppandosi dallo stesso humus socio-culturale, trova come motivo di nascita, aggregazione e crescita, l'uso di animali per attività economico-criminali. "
Per maggiori informazioni, potete consultare la pagina facebook:
http://www.facebook.com/pages/OSSERVATORIO-NAZIONALE-ZOOMAFIA/115354891818627?ref=sgm
L'Osservatorio, diretto dal dott. Ciro Troiano, collabora con tutti gli organi di polizia giudiziaria, con la magistratura, con vari osservatori sulla criminalità e le mafie. Pubblica annualmente il "Rapporto Zoomafia".
Lo sfruttamento criminale degli animali ha raggiunto negli ultimi anni livelli molto preoccupanti. Alcuni business, come quelli legati ai combattimenti tra animali e alle corse clandestine di cavalli, hanno suscitato l'interesse dei sodalizi criminali, tanto da far nascere il termine "zoomafia". La parola fa ormai da anni parte del lessico animalista e, in parte, giuridico. La sua diffusione è sempre più ampia e spazia negli ambiti più disparati: dalla filosofia del diritto alla politica, dal giornalismo alla psicologia alla criminologia.
L’edizione del 2008 del vocabolario italiano Zanichelli, lo Zingarelli, ha inserito zoomafiatra i neologismi, spiegando che è un “settore della mafia che gestisce attività illegali legate al traffico o allo sfruttamento degli animali".
Un altro vocabolario, “Il Grande Italiano” di Aldo Gabrielli, definisce la zoomafia come: “organizzazione criminale che trae profitto dal controllo di attività illegali che hanno al centro gli animali, quali corse clandestine, traffico di specie esotiche e sim.”
Il nuovo vocabolo, coniato dalla LAV circa 13 anni fa, indica più precisamente:
lo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole o associate o appartenenti a cosche mafiose o a clan camorristici.
E si riferisce anche alla nascita e allo sviluppo di un mondo delinquenziale diverso, ma parallelo e contiguo a quello mafioso, di una nuova forma di criminalità, che pur gravitando nell'universo mafioso e sviluppandosi dallo stesso humus socio-culturale, trova come motivo di nascita, aggregazione e crescita, l'uso di animali per attività economico-criminali. "
Per maggiori informazioni, potete consultare la pagina facebook:
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